martedì 9 dicembre 2008

Sciopero generale 12 dicembre-CONTRO LA CRISI

Sinistra per… sostiene lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre.

In questo periodo di crisi economica e sociale, il paese ha urgente bisogno di un piano di riforme strutturali che rilancino il sistema economico produttivo, sostengano i redditi da lavoro e da pensione ed estendano le reti di protezione per i tanti che stanno perdendo il lavoro.

Le scelte del Governo, invece, si limitano a una serie di piccoli interventi di risparmio che rischiano di aggravarne l’emergenza.


Il mondo dell’Università è tra i settori più colpiti da questa politica di tagli. Le proteste degli ultimi mesi hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la difficile situazione in cui esso versa. La forte riduzione delle risorse finanziarie e la mancata stabilizzazione dei precari che lavorano negli atenei italiani, minano le fondamenta del sistema dell’istruzione pubblica universitaria. Gli effetti di questi provvedimenti peseranno su ogni grado dell'Istruzione, negheranno a moltissimi l'accesso alla cultura e colpiranno anche le economie delle città universitarie come Pisa.


Di fronte a simili provvedimenti, tutte le diverse forze politiche e sociali hanno il dovere di opporsi. L’unione tra le categorie più colpite dalla crisi, tra studenti e lavoratori, è l’unica forma di dissenso efficace.

Pisa ha già dimostrato come, al di là delle differenze, si possa organizzare un tale momento.


Sinistra per… invita tutti a scendere in piazza a sostegno dello Sciopero Generale del 12 dicembre. Appuntamento alle ore 9 in piazza Sant’Antonio.



giovedì 4 dicembre 2008

Alcuni punti del bilancio dell'Università di Pisa .......

Per visualizzare l'articolo clicca sull'immagine

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venerdì 28 novembre 2008

UN "BILANCIO VIOLENTO"

Per sapere quanto accaduto durante il Consiglio di amministrazione del 25 Novembre in occasione dell'approvazione del bilancio previsionale dell'Università di Pisa leggi il post successivo.

Per leggere il volantino clicca sull'immagine

RESOCONTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'UNIVERSITA' DI PISA DI MARTEDI’ 25 Novembre

Martedì mattina, arrivato davanti al Rettorato, alcuni agenti della Digos mi fanno entrare a Palazzo Vitelli; passando da lì mi dirigo nella sala dei Cherubini.

Verso le 09:45 ha inizio il Consiglio: dopo pochi minuti arriva il rappresentante dei Collettivi.

Iniziata la discussione sul bilancio, cominciano a sentirsi colpi al portone principale e alla vetrata alle spalle del Rettore. Dalla porta a vetri si vedono gli agenti della polizia che corrono per bloccare l'invasione.

Si ha un attimo di calma.....

Vengono accompagnati dalla Digos, all'interno del Cda, tre studenti di Università 2.0. Fanno il loro intervento. Il Rettore li invita ad uscire per consentire la prosecuzione della discussione, ma i tre studenti chiedono insistentemente di poter restare; la Digos li richiama. Decidono infine di uscire dalla sala, seguiti dallo stesso consigliere dei Collettivi.

Dopo tre minuti, il delirio.

Il rappresentante dei collettivi rientra e inizia a parlare. Il Rettore lo invita ad accomodarsi e partecipare alla riunione ed esprimere le sue opinioni. Il consigliere prosegue dicendo anche che il reparto celere stava in quel momento caricando i manifestanti. Sentito questo, chiamo immediatamente gli altri della lista invitandoli a correre immediatamente davanti al Palazzo della Giornata. Le facce dei consiglieri si fanno molto tese. I miei compagni di lista mi richiamano per tranquillizzarmi, poiché fuori dal Palazzo – dal lato del lungarno - la situazione era tranquilla, essendoci soltanto qualche agente della celere. Riprendono, intanto, i colpi alla vetrata, facendosi anche molto forti: ad un certo punto si sente il rumore del vetro rotto. Il Rettore salta dalla sedia; il consigliere dei Collettivi corre alle spalle del Rettore per aprire la tenda che copre la vetrata rotta; la Digos entra nel Cda per bloccare lui e impedire agli altri di entrare.

Si scatena il panico tra i docenti. Il Rettore chiede al consiglio di votare l'espulsione (o l’allontanamento, non ricordo bene) del rappresentante dei Collettivi: la maggioranza vota a favore; contrari io, Taffetani, Giglioli, la Tognetti e Vivaldi. La seduta è sospesa.

Usciti dalla sala del Consiglio, si cerca di parlare con il consigliere dei Collettivi, ma lui parla a raffica e nessuno riesce a convincerlo a calmarsi.

La seduta viene spostata al secondo piano.

Inizia così una pseudo-discussione sul bilancio.

Io e la Tognetti diciamo gridando che non ha senso approvare un bilancio in quel modo. La discussione viene velocizzata al massimo ma tutti vogliamo intervenire.

Ad un certo punto la prorettrice Tongiorgi propone una mozione di voto: approvare il bilancio subito e rinviare la discussione al pomeriggio.

A quel punto salto dalla sedia e chiedo l'immediato intervento dei revisori dei conti. Chiedo che si pronuncino sulla legalità della proposta. I revisori dicono che il Consiglio può approvare con le modalità che preferisce, ma deontologicamente l’iter proposto dalla protettrice è scorrettissimo. Minaccio il ricorso alla procura della Corte dei Conti. Il Rettore ritira la mozione e si procede.

Come si procede? Si invita a ridurre al minimo gli interventi, non si danno risposte alle domande fatte... UNA VERGOGNA.

Il bilancio viene approvato con la contrarietà mia, di Vivaldi, di Giglioli e con l'astensione della Tognetti.

PENSIERO PERSONALE:

L'amministrazione ha commesso un errore gravissimo a trincerarsi dietro porte chiuse e poliziotti. Ha sbagliato a non preoccuparsi di far approvare un bilancio in maniera tranquilla, con la serenità necessaria con cui si dovrebbe approvare un bilancio di circa 600mln di euro.

Poteva farsi bloccare la seduta. Qual era il problema? Perchè approvarlo ieri ad ogni costo?

Forse il non accettare di essere attaccati, di sentirsi dire che non si è fatto un buon lavoro? Personalmente ritengo che chi ha determinate responsabilità debba accettare prima di tutto di essere criticato.

Sulla questione dei manifestanti, dico solo questo: non ho visto feriti o aggressioni perchè eravamo chiusi in una stanza, ma a sentire dai rumori che provenivano dall’esterno si intuiva che c’era intenzione da parte dei manifestanti di entrare nella sala.


Luca D’onofrio ( Sinistra per...)

Rappresentante degli studenti nel

consiglio di amministrazione dell'Università di Pisa

martedì 25 novembre 2008

Calendario Iniziative dal Lunedì 24 a Sabato 29 - CONTROCENT(R)O33

Calendario Iniziative


Lunedì 24/11 – H 21.21

Assemblea Sinistra Per…


Martedì 25/11 – H 21.21

Lezione aperta in Polo Carmignani

TEATRO e HANDYCAP

a cura della compagnia teatrale ANFFAS – AAMPS di Livorno


Mercoledì 26/11 – H 21.30

Ottobre Piovono Libri 2008 presenta:

LA SCRITTURA GIOVANE E LE NUOVE FORME DI LETTERATURA

a cura di Associazione Ritmi Meridiani


Giovedì 27/11 – H 21.21

Assemblea Sinistra Per…


Sabato 29/11 – H 21.21

Cineforum di Sinistra Per … Giurisprudenza

ALIEN

sabato 22 novembre 2008

UNIPI: STIAMO DANDO I NUMERI?

Martedì 25 Novembre il Consiglio di Amministrazione dell’Università dovrà pronunciarsi sulle scelte economico-finanziarie del nostro Ateneo, con l’analisi del bilancio di previsione 2009 e del bilancio pluriennale 2009-12.


In che stato sono i conti della nostra Università?

Il nostro Ateneo non se la passa molto bene ultimamente: ha un debito “interno” (cioè verso le proprie strutture periferiche: facoltà, dipartimenti ed enti di ricerca) che ammonta a circa € 29 milioni. Inoltre, una poco oculata gestione nelle politiche di assunzione e promozione del personale ha reso ancora più difficile la situazione finanziaria del nostro ateneo. Infatti, in assenza di una programmazione sul reclutamento e sull’avanzamento di carriera di docenti e tecnici amministrativi, che introducesse criteri definiti per le assunzioni e le promozioni, si è lasciato largo spazio alle logiche “baronali” mettendo da parte le reali esigenze dell’Università e degli studenti. È per questo che l’Ateneo ha una classe docente anziana e dagli altissimi costi: la regola vorrebbe che la classe docente fosse composta da pochi ordinari, un po’ più associati e tanti ricercatori secondo la cosiddetta struttura “piramidale”. In realtà il corpo docente nel nostro Ateneo ha una struttura cilindrica: il numero di ordinari, associati e ricercatori cambia di poco.

Inoltre, che senso ha mantenere debiti verso facoltà e dipartimenti che, fra l’altro, non riescono a spendere tutto ciò che l’amministrazione centrale del nostro ateneo trasferisce loro nel corso dell’anno?


Cosa chiede Sinistra per… ?

Una progressiva, ma definita e scadenzata, estinzione del debito dell’amministrazione centrale verso le strutture periferiche, che sinistra per… ha proposto già l’anno passato.

Una chiara programmazione e criteri di priorità precisi cui le politiche di assunzione e promozione del personale dovranno attenersi.

Un piano di risanamento finanziario che non si limiti a ridurre le spese di funzionamento delle strutture in ragione di sprechi evitabili, ma agisca sulle voci “strutturali” del nostro bilancio.


Perché col denaro dell’Università NON SI GIOCA!

venerdì 21 novembre 2008

Finanziaria 2009: una scure sull'Università

Pensavate che con la 133 avessimo toccato il fondo? Il disegno di legge finanziaria è peggio.

Tagli, Tagli, Tagli
Le risorse per l'università, esclusa la ricerca, diminuiscono in 3 anni quasi del 20%, mentre il diritto allo studio viene più che dimezzato (per il 2009 ci hanno messo una pezza) e il Fondo di finanziamento ordinario viene ridotto del 12%.

Dove vanno quei soldi?
I tagli all'università serviranno in gran parte a coprire l'onere dell'abolizione dell'ICI e del salvataggio Alitalia. Per il governo togliere le tasse sulla casa è più importante che investire nel futuro.

Cosa succederà?
Se il Parlamento non rivedrà queste scelte, molte università saranno sull'orlo del fallimento già dal 2010. Le uniche alternative saranno le fondazioni e l’aumento indiscriminato delle tasse sugli studenti. Il Diritto allo studio (alloggi, mense, contributi…) nel 2010 subirà un colpo mortale. Cosa succederà? I tagli per ora rimangono...

giovedì 20 novembre 2008

CONTROCENT(R)O33

A Sant’Eufrasia (presso la Chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia in via dei Mille - Pisa) il Centro Mediatico per l’informazione e il coordinamento della mobilitazione contro la “contro-riforma” Gelmini.

Uno spazio per chiarire ogni dubbio sugli sviluppi della legge 133 e sulla finanziaria 2009, provvedimenti che decreteranno la fine della formazione pubblica universitaria.

Un punto di incontro per TUTTI gli studenti interessati ad essere sempre aggiornati sull’evolversi della situazione, a Pisa e in tutta Italia.


Chiesa sconsacrata di S. Eufrasia Via dei Mille (Pisa). Cell: 3202240648 ORARI DEL CENTRO: LUN/DOM 12.OO-00.00


lunedì 17 novembre 2008

Communiqué de Sud étudiant - Solidarietà con le/gli student-esse-i italian-e-i in lotta. In Italia come altrove, non pagheremo noi la loro crisi!

Da ormai diverse settimane, insegnanti e student-i-esse mostrano una forte determinazione nella loro lotta contro la legge 133 e il decreto Gelmini (trasformato in legge tramite approvazione del Parlamento).
Se questa contro-riforma, che prevede in particolare l'amputazione dei fondi per l'istruzione, non è ritirata, le sue conseguenze saranno devastanti per tutto il sistema educativo italiano. La legge prevede infatti la soppressione di quasi 30 000 posti nell'istruzione elementare, media e superiore, e una profonda riforma delle università.
Questa riforma, che con il disimpegno finanziario dello stato impoverisce l'insegnamento accademico prevede inoltre di consegnare agli interessi privati gran parte dell'istruzione (tramite un sistema di Fondazioni private).
Il governo vuole che i finanziamenti si facciano sulla base di diplomi d' "eccellenza" (escludendo le lauree triennali), che le facoltà più redditizie si misurino in base alla percentuale d'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e alla "produttività" degli insegnanti e de-lle-i ricercat-rici-ori.
Purtroppo Berlusconi e la sua ministra Gelmini non fanno nessuna innovazione!
Il governo Sarkozy e la ministra dell'università e della ricerca Valérie Pécresse stanno implementando queste misure anche in Francia, dove l'anno scorso è stata adottata la legge relativa alle "Libertà e responsabilità delle Università (LRU)",contro la quale il sindacato studentesco Sud aveva lottato attivamente, e una serie di rapporti e decreti che hanno condannato a morte l'istruzione pubblica.
Queste tendenze s'inseriscono nel quadro più generale delle contro-riforme volte a rifondare i servizi pubblici europei giudicati non redditizi dagli ideologi liberali che voglio attuare in Europa, in base ai criteri capitalisti, "l'economia della conoscenza più competitiva del mondo". Nel momento in cui il loro sistema economico è in crisi e i nostri dirigenti politici stanziano miliardi per finanziare le banche in fallimento, vogliono farci credere che il servizio pubblico (la nostra ricchezza collettiva) è inefficace e deve essere smantellato?
NO, NON PAGHEREMO NOI LA VOSTRA CRISI!
La lotta de-lle-gli student-esse-i e de-lle-i lavorat-rici-ori italian-e-i è anche la nostra lotta. Insieme, potremo vincere questa battaglia contro le riforme anti-sociali nel settore dell'istruzione solamente dando un impulso per una dinamica di solidarietà che superi le frontiere degli stati-nazione.
La federazione sindacale studentesca SUD sostiene attivamente la lotta de-lle-gli student-esse-i italian-e-i. Sosteniamo il raduno de-lle-gli student-i-esse italian-e-i di Parigi di venerdì 14 alle 10 davanti al consolato italiano e invitiamo a partecipare alla manifestazione prevista per lo stesso giorno davanti all'ambasciata italiana alle 18 organizzata da diverse organizzazioni.
E' tempo di coordinare le nostre lotte per organizzare le nostre vittorie!

domenica 16 novembre 2008

ROMA - 14 NOVEMBRE


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martedì 11 novembre 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE 14 NOVEMBRE - ROMA

PISA PER IL SAPERE

NO ALLA SVENDITA DELL'UNIVERSITA'

Da troppi anni la Scuola e l'Università pubblica hanno rappresentato per i governi che si sono succeduti solo onerose voci di spesa da tagliare, piuttosto che istituzioni su cui investire.

La Legge 133 / 08 rappresenta il passo conclusivo di un processo di destrutturazione dell'università pubblica. Questa presenta una serie di misure che, considerata la gravità inaudita, devono essere ritirate immediatamente. Il blocco del turn over, i tagli al fondo di finanziamento ordinario e la possibilità di trasformazione delle università pubbliche in fondazioni di diritto privato rappresentano delle scelte di tipo economico che non hanno nulla a che vedere con la necessaria riforma dell’Università che gli studenti chiedono da anni.

Lo stato in cui versa l’università italiana impone una riforma organica e condivisa che incida sulla qualità della didattica e della ricerca. Tale riforma non può prescindere da alcuni punti cruciali:

-la valutazione dell’attività didattica e di ricerca di ciascun ateneo da parte di un organismo che garantisca imparzialità e terzietà;

-nuove modalità di reclutamento e di avanzamento di carriera che ostacolino le pratiche clientelari e nepotistiche finora dilaganti nel mondo accademico che garantiscano la trasparenza dei concorsi e premino il merito;

-una governance snella ed efficiente che mantenga l’autonomia degli atenei e consenta di individuare le responsabilità di chi li malgoverna: una classe dirigente che sbaglia deve farsi da parte.

-un maggiore investimento sul diritto allo studio che garantisca l’accesso all’università al più alto numero di giovani con strumenti che permettano una vera mobilità nel territorio nazionale e europeo, e dei servizi di qualità (mense e alloggi).

Giovedì 6 Novembre il governo ha emanato un decreto legge che non accoglie le richieste più importanti degli studenti in mobilitazione:

-non si individuano strumenti per colpire veramente le sacche di privilegi e le inefficienze del sistema.

-non sono previsti nuovi investimenti ma solo una diversa distribuzione delle risorse che rimangono comunque insufficienti

-le modifiche alle procedure di concorso non sono tali da garantire trasparenza e merito (la commissione esaminatrice rimane formata da un membro interno alla facoltà e tre esterni sorteggiati fra 12 eletti a livello nazionale e facilmente influenzabili)

-Gli incentivi per il diritto allo studio sono principalmente destinati a finanziare lo strumento del prestito d’onore che non garantisce un accesso libero all’università ma costituisce un’ipoteca sul futuro già precario dei giovani. Tali incentivi rimangono in contrasto con il disegno di legge finanziaria attualmente in discussione alla Camera dei deputati e che taglia drammaticamente tutte le voci del settore universitario.

LA MANIFESTAZIONE DEL 14 NOVEMBRE VEDRA’ SCENDERE IN PIAZZA L’INTERA SOCIETA’ CIVILE, I LAVORATORI DEL COMPARTO UNIVERSITA’ E, PER LA PRIMA VOLTA, TUTTE LE REALTA’ STUDENTESCHE MOBILITATE NELLE CITTA’ UNIVERSITARIE.

QUESTO APPUNTAMENTO RAPPRESENTA UN MOMENTO FONDAMENTALE PER RIVENDICARE LA CENTRALITA’ CHE LA FORMAZIONE E LA RICERCA UNIVERSITARIA DEVONO AVERE NELL’AGENDA POLITICA DEL NOSTRO PAESE.

lunedì 10 novembre 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE 14 NOVEMBRE - ROMA

14 NOVEMBRE: Manifestazione Nazionale a Roma. L’Università e la società civile scendono in piazza. Sciopero del Comparto sindacale “Università”.

Abbiamo organizzato gli autobus per chiunque volesse partecipare alla manifestazione del 14. Rimangono pochi posti.


Per aderire è necesssario compilare gli appositi moduli e versare una quota di partecipazione di 10 euro recandovi presso il CONTROCENT(r)O33 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia in via dei Mille)

Per maggiori informazioni scriveteci all'indirizzo mail: no133pisa@gmail.com, oppure chiamate al 3202240648

sabato 8 novembre 2008

INCONTRO NAZIONALE 8 NOVEMBRE - FIRENZE

Comunicato Stampa Conclusivo

L'incontro nazionale promosso dall'assemblea degli atenei toscani in mobilitazione tenutosi l'8 novembre a Firenze ha rappresentato un primo momento di confronto tra realtà territoriali del movimento studentesco provenienti da tutta Italia.

Nella discussione si sono socializzate le differenti forme di lotta e di conflitto espresse nei vari territori che andranno a confluire nella data nazionale del 14 novembre in cui il movimento studentesco attraverserà in modo autonomo la manifestazione indetta dai sindacati.

Rilanciamo con forza l'appuntamento del 14 Novembre, ribadendo l'unitarietà del movimento, sottolineando che in questa sede sono stati discussi i contributi elaborati dai territori, che ai territori e nelle rispettive Facoltà devono tornare per divenire proposte all'interno del percorso di mobilitazione, che dovrà estendere la partecipazione a tutte le componenti sociali, ed in special modo al mondo della conoscenza, perché la formazione e la ricerca devono tornare ad essere al centro dell'agenda politica del paese.

Ribadiamo l'importanza dell'assemblea nazionale del 15 e del 16 novembre, a cui intendiamo partecipare contribuendo all'autoriforma dell'università durante gli stati generali della formazione indetti dalla Sapienza.

lunedì 3 novembre 2008

INIZIATIVE AL CONTRO CENT(r)O33

IL CONTROCENT(r)O VI INVITA A PARTECIPARE ALLE SEGUENTI INIZIATIVE:


3 NOVEMBRE: Cineforum: “Mio fratello è figlio unico” h 21.21

4 NOVEMBRE: Speciale Elezioni USA 2008 h 21.21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)

5 NOVEMBRE
: Conferenza h 14.30 (Logge di banchi - Pisa)


Matematici compatti e Sinistra per...
presentano

Sabina Guzzanti

in
SATIRA POLITICA E MEZZI DI INFORMAZIONE

6 NOVEMBRE: Conferenza h 21.21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)

GOVERNI E UNIVERSITA'
le risposte del mondo accademico agli attacchi degli ultimi anni

Interverranno:

- Paolo Rossi componente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale)
- Nunzio Miraglia coordinatore nazionale dell'ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari)
- Carmelo Calabrò rappresentante ricercatori precari - nodo di Pisa

a seguire dibattito



7 NOVEMBRE: Giornata di Mobilitazione REGIONALE (dalle 14:00 in poi)

Pisa diventa Aula Studio: studiamo e facciamo lezione nelle piazze della città.

INGEGNERIA : Prof. Stea e Prof. Musolini "INTRODUZIONE DELL'ARITMETICA DEI CALCOLATORI", "ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA", "INTRODUZIONE ALL'ARITMETICA DEI CALCOLATORI Largo Ciro Menotti (Borgo stretto)

LINGUE: Prof.ssa Cella "PRESTITI STRANIERI NELLALINGUA ITALIANA" Chiesa San Michele (Borgo stretto)

LETTERE: Piazza Garibaldi

GIURISPRUDENZA: Prof. Tarchi "I FONDAMENTI COSTITUZIONALI dell'AUTONOMIA UNIVERSITARIA" Corso Italia (altezza via S. Martino)

SCIENZE POLITICHE: Prof.ssa Biancheri e Prof.ssa Di Donato "TRASFORMAZIONI SOCIALI E VIOLENZA DOMESTICA" Piazza XX settembre

MEDICINA: Prof.ssa Mariotti e Prof. Corsini: "LO SCOMPENSO CARDIACO" e "TERAPIEDELLE MALATTIE NEUROVEGETATIVE" Piazza del Carmine (corso Italia)

h. 16:30 Concentramento in PiazzaGaribaldi per un volantinaggio informativo nella città che sarà caratterizzato da interventi e riflessioni sulla sorti dell'Università italiana

h 21.21 FESTA PROTESTA presso il POLO PORTA NUOVA

8 NOVEMBRE: Riflessione in Piazza (logge di banchi) h 18:00

Il professor Adriano Podestà terrà una lezione sugli eventi che stanno sconvolgendo il mondo universitario e l'economia mondiale.
Sono invitati a partecipare tutti gli studenti ed i docenti di tutte le Facoltà e scuole Medie e Superiori di Pisa.

8 NOVEMBRE: Cineforum: “Palombella rossa” h 21.21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)

10 NOVEMBRE: Cineforum: “I bambini sono di sinistra” h 21.21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)

11 NOVEMBRE: Conferenza h 21:21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)

Università e ricerca: esistono alternative alla proposta del governo?

Interverrano:

- dott. Federico Olivieri repsonsabile Università del Partoto della rifonazione comunista - Pisa

- dott. Carmine Zappacosta responsabile Università del Partito Democratico - Pisa


A seguire dibattito


12 NOVEMBRE: h 21:00 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufraisa)

Assemblea di Sinistra per...

133: manifestazione e discussione generale sul futuro della mobilitazione

12 NOVEMBRE: h 21:21 (chiesa sconsacrata di Sant'Eufraisa) CINEFORUM
UN SORRISO IN FACCIA AL MONDO, diventare grandi in Romania
Un film documentario di MArcello Cella e Fabio Rerracane. Associazione "Bambini in Romania"
Sarà presente il regista Marcello Cella

13 NOVEMBRE: h 14:00

Loro fermano il nostro futuro......noi fermiamo i loro siti.
Il 13 Novembre alle ore 14:00 partecipa al Netstrike contro uno dei siti che rappresenta coloro che vogliono sottrarci il nostro futuro, distruggere l'università pubblica e laica. Basta onnettersi al sito del Miur tutti alla stessa ora. L'eccessivo traffico blocca il server



13 NOVEMBRE: Concerto (chiesa sconsacrata di Sant'Eufrasia)
“Viaggi nella memoria. La letteratura delle radici tra musica e racconto orale”. Memorie della Terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del sud. Parole e musiche del Salento

14 NOVEMBRE: Manifestazione Nazionale a Roma. L’Università e la società civile scendono in piazza. Sciopero del Comparto sindacale “Università”.

Dopo il 14 Novembre, se il Governo non accoglierà le nostre istanze, il gioco si farà ancora più DURO.

domenica 2 novembre 2008

DAL BLOG SI SANDRO RUOTOLO (ANNO ZERO)


L'ONDA PISANA


Che bella esperienza a Pisa tra gli universitari in lotta contro la legge 133. Che bella gente! Un mondo complesso e articolato tra le 17 figure professionali dei precari, ricercatori e docenti, tecnici amministrativi e studenti. Ragazzi intelligenti e preparati. Altro che strumentalizzati come dice Silvio Berlusconi. L'onda è una benefica onda, un movimento nuovo e pieno di proposte. Altro che minoranza: ho visto una città solidale con chi protesta. Un'immagine bellissima quell'aula magna del polo Carmignani (area interdisciplinare dell'Università statale di Pisa) piena fino all'inverosimile, occupata da 25 giorni. Ma in quell'aula c'era tutto il movimento pisano, anche quegli studenti di altre realtà che non erano in occupazione e che hanno partecipato, giovedì sera, ad Annozero. Gente piena di passione e voglia di difendere il carattere pubblico della formazione. La gente ha capito che tagliare indiscriminatamente i fondi alla ricerca vuol dire un paese più povero e senza futuro.

venerdì 31 ottobre 2008

L’ONDA NON SI FERMA


7 NOVEMBRE: Giornata di Mobilitazione REGIONALE Pisa diventa Aula Studio: studiamo e facciamo lezione nelle piazze della città. La sera tutti insieme alle Logge dei banchi !!!

14 NOVEMBRE: Manifestazione Nazionale a Roma. L’Università e la società civile scendono in piazza. Sciopero del Comparto sindacale “Università”.

Dopo il 14 Novembre, se il Governo non accoglierà le nostre istanze, il gioco si farà ancora più DURO.

L’ONDA NON SI FERMA.

Per tutte le informazioni ci trovate in Santa Eufrasia, via dei Mille vicino Piazza dei Cavalieri nel nostro centro mediatico e di coordinamento delle iniziative (controcent-r-o33).

giovedì 30 ottobre 2008

ANNO ZERO A PISA

ANNO ZERO IN DIRETTA DA PISA



Questa sera (giovedì 30 ottobre) alle ore 20:00 ritrovo davanti al Polo didattico Carmignani (piazza dei Cavalieri). Siete tutti invitati alla diretta di Anno zero che sarà presente in collegamento dal Polo didattico Carmignani di Pisa.
Dobbiamo essere in tanti per far vedere che Pisa è presente ed è sensibile ai temi dell'Università e della Ricerca.

"Il decreto Gelmini è legge e il Governo ha annunciato che adesso si occuperà dell’Università. Le proteste degli studenti si fermeranno? Domani sciopero della scuola e tensione alta per il corteo, dopo gli scontri di oggi a piazza Navona.

Io non ho paura è il titolo della puntata di domani di Annozero in onda su Rai due alle 21.00. La trasmissione di Michele Santoro racconterà non solo la protesta degli studenti, ma anche quella dei ricercatori delle Università in collegamento da Pisa con Sandro Ruotolo. Gli ospiti in studio saranno Ignazio Marino del Pd e l’economista Tito Boeri".

Comunicato stampa Assemblea Atenei Toscani in mobilitazione 29 Ottobre 2008

Da più di un mese, ormai, contro la legge 133 e in opposizione al generale smantellamento del sistema della formazione pubblica messo in atto nell'ultimo ventennio, si è creato un movimento eterogeneo e creativo che, a partire dalle scuole e dalle università, ha saputo riappropriarsi di un protagonismo nei tessuti sociali metropolitani.

Sono queste le novità della mobilitazione: la sua irrapresentabilità, che sconvolge il panorama politico preesistente dando vita ad un protagonismo studentesco e generazionale capace di agire in autonomia e di ricostruire un tessuto sociale aperto. La sua indipendenza rispetto a soggetti precostituiti, la sua distanza dalle logiche conservatrici baronali e dalla mala gestione che ha minato la credibilità dell'università italiana.

Dopo una prima fase esplosiva in cui il movimento ha saputo manifestarsi a tutti i livelli, è necessario costruire un'occasione che provi a delineare una soggettività politica autonoma ed in divenire.

Un'occasione di confronto e analisi sui contenuti con cui sostanziare la manifestazione nazionale del 14 Novembre, rilanciando l'opposizione alla legge 133 e provando ad immaginare dal basso un'idea di università fatta di conoscenza e socialità, di saperi e consapevolezza critica.

Per questo aderiamo alla data del 7 Novembre, con una mobilitazione regionale dislocata nei territori; lanciamo inoltre un appello per un'assemblea nazionale di tutte le realtà universitarie in mobilitazione, da svolgersi l'8 novembre a Firenze, capace di raccogliere le forze e le esperienze sviluppatesi nei vari territori in un'ottica di rilancio della protesta che attraversi la data del 14 novembre e dia continuità al movimento.

Assemblea Atenei Toscani in Mobilitazione

mercoledì 29 ottobre 2008

Caro Cittadino,

Caro Cittadino,

come avrai notato, in questi giorni noi studenti ci stiamo mobilitando contro la legge 133/08 che infligge ingenti tagli alle Università, aprendo loro la possibilità di trasformarsi in fondazioni di diritto privato per poter sopravvivere, e blocca le assunzioni all’80%.

Parte dell’opinione pubblica crede sia giusto infliggere alla scuola e all’Università in modo particolare, una pena esemplare per come negli anni si è rivelata essere: baronale, cattiva amministratrice e non meritocratica. Si tratta di critiche fondate, che esigono un ripensamento dell’Università sia nella sua organizzazione e gestione, che nelle modalità d’accesso che prevede.

Caro cittadino, noi NON ci mobilitiamo per difendere lo status quo. Noi vogliamo riformarlo, vogliamo proporre un’Università differente, salvandola da una morte certa.

Anche per questo motivo è indispensabile che i docenti facciano sentire la loro voce, che prendano una posizione chiara e decisa nei confronti di questa Legge, e che non si limitino a timidi ammonimenti e pallide proteste che rischiano di cadere inascoltate.

È altresì necessario realizzare un coordinamento degli Atenei su base nazionale. Solo se saremo UNITI e COMPATTI, la protesta raggiungerà il suo scopo: il RITIRO IMMEDIATO della Legge 133.

lunedì 27 ottobre 2008

Consiglio Provinciale e Comunale in sessione aperta


Il Consiglio Provinciale e Comunale di Pisa si riuniranno, in sessione aperta, in P.zza XX Settembre di Pisa - Logge di Banchi il giorno:

28 Ottobre 2008 alle ore 15.00

con il seguente ordine del giorno:

"IMPATTO SUL TERRITORIO DELLA LEGGE 133/2008, E DEGLI EMENDAMENTI AL DLL 1441, OVVERO PROVVEDIMENTI NAZIONALI SU UNIVERSITA' E RICERCA".

TUTTI SIAMO INVITATI A PARTECIPARE.

sabato 25 ottobre 2008

Incontro col ministro Gelmini del 24 Ottobre 2008 presso il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma.

Sinistra per... incontra il Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini

“Prendiamo atto che il Ministro Gelmini non intende nei fatti aprire un dialogo vero sulla riforma dell'università. Infatti per un cambiamento reale sono necessari nuovi investimenti per l’Università e la ricerca. Per questo unica condizione di dialogo è l'abrogazione degli artt. 16 e 66 della legge 133/2008.

Abbiamo accettato di incontrare il Ministro ma non riteniamo che gli incontri di venerdì pomeriggio rappresentino una vera apertura di dialogo. Il Ministro non crede che l'Università sia sottofinanziata ma soltanto che le risorse vengono spese male. Neanche i noti dati OCSE l'hanno convinta del contrario. Il Ministro ha fatto intendere che la mobilitazione sia stata pilotata dai partiti dell’opposizione e che sarebbe contraddistinta dalla difesa dello status quo.

Abbiamo replicato ribadendo la nostra autonomia e infatti abbiamo sempre criticato le politiche sull’Università di tutti i governi degli ultimi anni. Abbiamo anche ricordato che le associazioni mobilitate in questi giorni in difesa dell’Università pubblica sono le stesse che per anni, inascoltati, hanno chiesto riforme vere per le quali sono necessari investimenti e non tagli.

Abbiamo chiuso l’incontro, a fronte dell’atteggiamento di chiusura del Ministro, precisando che la mobilitazione continuerà e sarà contraddistinta da una grande coordinazione nazionale.

La società civile è per la difesa del sapere e chiede che anche in tempo di crisi economica l’Università rappresenti una priorità per il paese.

venerdì 24 ottobre 2008

20 MILA PERSONE IN PIAZZA per il sapere




Circa 20 mila persone hanno invaso le strade di Pisa e Piazza dei cavalieri per l'intero pomeriggio di giorno 23. Una manifestazione storica che non ha precedenti. Una manifestazione che non dimenticheremo facilmente. In conclusione, fino a sera, sono intervenuti gli organizzatori e poi tutte le altre realtà aderenti all'iniziativa.

Da il Tirreno del 24 Ottobre 2008
PISA. Oltre ventimila. Studenti, professori, ricercatori, impiegati, precari. Nel mirino la legge 133 con relativi tagli a organici e finanziamenti all’università. Un corteo festoso, pacifico, rumoroso che ha ballato e scandito slogan. Ma che ha anche occupato. Un blitz riuscito nel cuore dell’ateneo pisano. Uno studente è riuscito a scalare la facciata della Sapienza e aprire una finestra (rimasta accostata) al primo piano.

Dopo, ha aperto una porta laterale e un fiume di studenti è entrato nel cortile interno. Alle finestre e ai cornicioni sono stati appesi gli striscioni che avevano colorato il corteo. L’a ssalto è stato opera di un gruppo di studenti del Carmignani Polo Occupato. E che ha trovato la netta contrarietà degli studenti di Sinistra Per.
Il corteo era partito alle 15,30 da piazza Sant’Antonio. La manifestazione era organizzata da Sinistra Per, dall’Assemblea Polo Carmignani Occupato, dalla Rete nazionale ricercatori precari nodo di Pisa e dal Coordinamento precari tecnici-amministrativi. Il corteo era aperto dallo striscione «Pisa per il sapere, no alla 133, no alla svendita dell’università».

Dietro il primo camioncino con musica e studente all’altoparlante c’erano gli studenti universitari, i docenti, il personale amministrativo, i ricercatori e i precari. Seguiva il secondo camioncino del Polo Carmignani Occupato e poi una gran massa di altri studenti universitari e migliaia di giovani delle scuole superiori arrivati da mezza Toscana. C’erano anche studenti delle università di Firenze e Siena.

A tenere lo striscione d’apertura, c’era anche uno studente della Scuola Normale, Tommaso Alpina, e sul camioncino a lanciare slogan, Giuseppe Virzì della Scuola Superiore Sant’Anna. Anche gli studenti delle Scuole d’Eccellenza hanno voluto manifestare. I giovani hanno intonato numerose canzoni fra cui, gettonatissima, “La rivoluzione del Sessintutto” di Caparezza. La manifestazione è stata un corteo-concerto con i giovani e i meno giovani che puntavano il dito contro il governo: “Berlusconi il tuo manganello non funziona”, “Ministro Gelmini noi non siamo il problema, ma la soluzione”. Centinaia i volti disegnati. Su una guancia c’era scritto “legge 133” e sull’altra guancia la riposta: “No”. E tante magliette con il cartello “Vendesi”.

Il corteo ha riempito Corso Italia e quando è arrivato in fondo, c’era ancora tantissima gente ancora in piazza Sant’Antonio.

Il corteo è passato per lungarno Gambacorti, ponte Solferino e lungarno Pacinotti. In via Curtatone Montanara c’è stato il blitz con l’occupazione della Sapienza degli studenti del Polo Carmignani contestato dalla Sinistra Per. Ne è nata un’accesa discussione fra i vari rappresentanti poiché il corteo, secondo quanto deciso, sarebbe dovuto confluire e terminare in piazza dei Cavalieri. Qui hanno parlato i quattro rappresentanti delle sigle che hanno organizzato la manifestazione.

Inoltre, dal palco ha parlato il consigliere comunale Carmine Zappacosta annunciando che il 28 novembre, alle Logge dei Banchi, ci sarà un consiglio comunale e provinciale congiunto aperto alla cittadinanza e agli studenti.
La protesta si è mantenuta tranquilla, comunque, in tutta la Toscana. Da segnalare che a Seravezza il preside del professionale “ Marconi” ha avvertito i carabinieri che era in corso l’autogestione e i militari hanno identificato i ragazzi. Intervento della Digos allo Scientifico di Pistoia che ha spiegato ai ragazzi le conseguenze di un’occupazione. Gli studenti hanno poi liberato la scuola.








giovedì 23 ottobre 2008

Resoconto Senato Accademico 22 Ottobre 2008

Il senato accademico, riunito in seduta straordinaria, ha votato una mozione contro la legge 133/2008. L'andamento del dibattito (generico e con pochissime proposte concrete atte a dare un proprio contributo di partecipazione) e l'indifferenza rispetto alla proposta di mozione delle 4 realtà che hanno promosso la mobilitazione di questi giorni non ci lasciano soddisfatti. Consideriamo comunque la mozione un passo avanti ma rimaniamo in attesa di gesti più concreti. Il movimento continuerà a relazionarsi con tutte le componenti dell'ateneo per un maggiore coinvolgimento in primis della componente docente ad oggi risultata quella meno sensibile alla mobilitazione.


Il Senato Accademico dell'Università di Pisa delibera la seguente mozione:


“Il Senato Accademico

- ribadisce che i provvedimenti di legge (taglio indiscriminato del Fondo di Finanziamento Ordinario, blocco indiscriminato del turn over) condurranno in brevissimo tempo a conseguenze disastrose per il normale funzionamento dell’Università affossandone contemporaneamente ogni prospettiva di riforma;

- ritiene che solo la non applicazione dei provvedimenti stessi possa essere il punto di partenza di una discussione sui problemi reali dell’università;

- si impegna a sostenere le forme di pressione di docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti volti ad ottenere questo obiettivo, auspicandone la continuazione e l’allargamento in un’ottica unitaria.

Per quanto riguarda le sue specifiche responsabilità e competenze si impegna, insieme con il rettore, a far passare a livello di tutti gli organi di governo delle università italiane una posizione altrettanto decisa che giunga a prevedere anche le dimissioni collettive da ogni carica ricoperta.”

giovedì 16 ottobre 2008

MANIFESTAZIONE CITTADINA GIOVEDI' 23 OTTOBRE ore 15 PIAZZA S.ANTONIO



PISA PER IL SAPERE

NO ALLA SVENDITA DELL'UNIVERSITA'

L'accesso ad un'istruzione di qualità è condizione fondamentale per la crescita culturale della società. Le nuove generazioni non avranno questa possibilità.

Da troppi anni la Scuola e l'Università pubblica hanno rappresentato per i governi che si sono succeduti solo onerose voci di spesa da tagliare, piuttosto che istituzioni su cui investire. La Legge Tremonti (133 / 08) rappresenta il passo conclusivo di un processo di destrutturazione dell'università pubblica.

La Legge 133/08 presenta una serie di misure che, considerata la gravità inaudita, devono essere ritirate immediatamente:

· I tagli progressivi fino a 1.400 milioni di euro costringeranno gli Atenei a trasformarsi in fondazioni di diritto privato, con un inevitabile e incontrollato aumento delle tasse d'iscrizione: l'Università per tutti di fatto sparirà, l'accesso all'istruzione diventerà un privilegio legato al reddito e non più un diritto.

· La privatizzazione delle Università-fondazioni renderà meno libera e indipendente la ricerca, vincolandola agli interessi dei finanziatori privati: la ricerca di base - non suscettibile di un immediato sfruttamento economico – sarà annientata.

· La riduzione indiscriminata degli organici (solo 1 nuovo assunto per ogni 5 pensionamenti) renderà del tutto impossibile garantire una didattica di qualità, con un appiattimento generale dell'offerta e l'incapacità di mantenere la copertura anche dei corsi fondamentali.

· Migliaia di precari della ricerca e del settore tecnico-amministrativo vedranno definitivamente svanire - dopo numerosi anni dedicati alla ricerca e all'Università - la possibilità di una stabilizzazione della propria posizione lavorativa. Un licenziamento preventivo. (vedi anche l’art. 37 del ddl 1441 quater, disposizioni in materia di stabilizzazioni).

Gli effetti di questi provvedimenti graveranno su ogni grado dell'Istruzione, negheranno a moltissimi l'accesso alla cultura, colpiranno anche le economie delle città universitarie come Pisa.

QUESTI PROBLEMI RIGUARDANO TUTTI

E' necessario rimettere subito il tema dell'istruzione pubblica, dell'Università e della ricerca al primo punto dell'agenda politica del paese.

Questo corteo è una tappa di una mobilitazione che proseguirà abbracciando diverse forme di lotta. Chiediamo alle istituzioni universitarie e del territorio di prendere una posizione chiara e forte e che dimostrino concretamente la loro opposizione alla legge. In difesa di un'università che sia realmente pubblica e per il ritiro immediato della legge 133/08, invitiamo la cittadinanza, gli studenti e tutte le realtà associative e di movimento del territorio a partecipare al corteo. E' quindi indetta una

manifestazione cittadina

Giovedì 23 Ottobre alle ore 15:00

con concentramento in Piazza S. Antonio.

Sinistra Per…

Assemblea Polo Carmignani Occupato

Rete nazionale ricercatori precari – nodo di Pisa

Coordinamento precari tecnici-amministrativi

Assemblea dei dottorandi

Sull’assemblea di ATENEO del 15 ottobre

La mobilitazione a Pisa continua: l’assemblea di Ateneo del 15 ottobre è stata partecipatissima e non sono mancati momenti di tensione.

Dopo un discorso introduttivo, il Rettore, su richiesta della maggior parte degli intervenuti, ha dichiarato che:

convocherà un Senato Accademico straordinario allargato alle componenti non istituzionalmente rappresentate per decidere quali azioni intraprendere;

contrariamente alla tradizione quest’anno, in segno di protesta, non verrà inaugurato l’anno accademico;

si impegnerà ad agire di concerto con gli altri Rettori delle Università italiane affinché la mobilitazione assuma carattere nazionale e raggiunga gli effetti sperati.

Il Rettore invita, inoltre, a partecipare alla manifestazione cittadina che si terrà giovedì 23 ottobre con concentramento in piazza S. Antonio alle ore 15:00


martedì 14 ottobre 2008

Comunicato sull'assemblea di Ateneo del 15 ottobre

L’assemblea del Polo Carmignani occupato, il Coordinamento dei precari tecnico-amministrativi, la Rete Nazionale Ricercatori Precari – Nodo di Pisa e Sinistra per... ritengono la convocazione dell’Assemblea d’ateneo del 15 ottobre un’iniziativa tardiva per i seguenti motivi:

- Un’assemblea d’ateneo si e’ gia’ svolta lo scorso 8 ottobre in Piazza dei Cavalieri, con una massiccia partecipazione di studenti, precari e docenti.

- All’assemblea dell’8 ottobre l’unico rappresentante del governo dell’ateneo intervenuto si e’ limitato ad invitare i tremila partecipanti a un’ulteriore assemblea convocata dal Rettore

Interverremo pertanto semplicemente per:

- chiedere al Rettore che venga convocato un Senato Accademico straordinario, allargato a delegati del personale non strutturato e agli studenti mobilitati che discuta della mozione approvata dall’assemblea di piazza dei Cavalieri.

- chiedere che le autorita’ accademiche (Presidi di Facolta’, Direttori di Dipartimento, Presidenti di Corso di Laurea) prendano pubblicamente posizione in merito alle iniziative di protesta, mobilitazione e sciopero attualmente in corso a Pisa, decise con la mozione approvata in Piazza dei Cavalieri.

- chiedere le dimissioni del Rettore nel caso il governo non accetti di rivedere radicalmente le norme in oggetto.

Chiediamo quindi che il Senato si assuma la responsabilita’ di offrire uno specifico contributo alla lotta in corso.

ASSEMBLEA DI ATENEO 15 ottobre ore 16:00

Si comunica che l'assemblea di Ateneo si terrà il 15 ottobre p.v. alle ore 16.00 presso gli spazi antistanti la Presidenza della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, entrata via Buonarroti, 4.
Il Rettore convoca un'assemblea di ateneo per discutere gli effetti della legge 133 e per concordare le opportune iniziative di mobilitazione.
Studenti, docenti, precari tecnici amministrativi, ricercatori precari e la cittadinanza tutta sono invitati a partecipare.

lunedì 13 ottobre 2008

Legge n° 1 del 2009

Testo del decreto-legge 180/2008 coordinato con la legge di conversione 1

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 9 gennaio 2009

(*) Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi

Art. 1.

Disposizioni per il reclutamento nelle università e per gli enti di ricerca

1. Le università statali che, alla data del 31 dicembre di ciascun anno, hanno superato il limite di cui all'articolo 51, comma 4, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, fermo restando quanto previsto dall'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, non possono procedere all'indizione di procedure concorsuali e di valutazione comparativa, ne' all'assunzione di personale. Alle stesse università e' data facoltà di completare le assunzioni dei ricercatori vincitori dei concorsi di cui all'articolo 3, comma 1, decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, e all'articolo 4-bis, comma 17, decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2008, n. 129, e comunque di concorsi espletati alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.

1-bis. Per i fini di cui al comma 1, gli effetti dell'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, sono ulteriormente differiti al 31 dicembre 2009.

2. Le università di cui al comma 1, sono escluse dalla ripartizione dei fondi relativi agli anni 2008-2009, di cui all'articolo 1, comma 650, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

3. Il primo periodo del comma 13, dell'articolo 66 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e' sostituito dai seguenti: «Per il triennio 2009-2011, le università statali, fermi restando i limiti di cui all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell'anno precedente. Ciascuna università destina tale somma per una quota non inferiore al 60 per cento all'assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, nonche' di contrattisti ai sensi dell'articolo 1 comma 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e per una quota non superiore al 10 per cento all'assunzione di professori ordinari. Sono fatte salve le assunzioni dei ricercatori per i concorsi di cui all'articolo 1, comma 648, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nei limiti delle risorse residue previste dal predetto articolo 1, comma 650.». Conseguentemente, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' integrata di euro 24 milioni per l'anno 2009, di euro 71 milioni per l'anno 2010, di euro 118 milioni per l'anno 2011 e di euro 141 milioni a decorrere dall'anno 2012.

4. Per le procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei professori universitari di I e II fascia della prima e della seconda sessione 2008, le commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando e da quattro professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari nella sessione. L'elettorato attivo e' costituito dai professori ordinari e straordinari appartenenti al settore oggetto del bando. Sono esclusi dal sorteggio relativo a ciascuna commissione i professori che appartengono all'università che ha richiesto il bando. Ove il settore sia costituito da un numero di professori ordinari pari o inferiore al necessario, la lista e' costituita da tutti gli appartenenti al settore ed e' eventualmente integrata mediante elezione, fino a concorrenza del numero necessario, da appartenenti a settori affini. Nell'ipotesi in cui il numero dei professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando, integrato dai professori ordinari appartenenti ai settori affini, sia inferiore al triplo del numero dei commisari necessari nella sessione, si procede direttamente al sorteggio. Il sorteggio e' effettuato in modo da assicurare, ove possibile, che almeno due dei commissari sorteggiati appartengano al settore disciplinare oggetto del bando. Ciascun commissario può, ove possibile, partecipare, per ogni fascia e settore, ad una sola commissione per ciascuna sessione.

5. In attesa del riordino delle procedure di reclutamento dei ricercatori universitari e comunque fino al 31 dicembre 2009, le commissioni per la valutazione comparativa dei candidati di cui all'articolo 2 della legge 3 luglio 1998, n. 210, e all'articolo 1, comma 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230, sono composte da un professore ordinario o da un professore associato nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando e da due professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari nella sessione. L'elettorato attivo e' costituito dai professori ordinari e straordinari appartenenti al settore oggetto del bando. Sono esclusi dal sorteggio relativo a ciascuna commissione i professori che appartengono all'università che ha richiesto il bando. Il sorteggio e' effettuato in modo da assicurare ove possibile che almeno uno dei commissari sorteggiati appartenga al settore disciplinare oggetto del bando. Si applicano in quanto compatibili le disposizioni di cui al comma 4.

6. In relazione a quanto disposto dai commi 4 e 5, le modalità di svolgimento delle elezioni, ivi comprese ove necessario le suppletive, e del sorteggio sono stabilite con apposito decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca avente natura non regolamentare da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Si applicano in quanto compatibili con il presente decreto le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117.

6-bis. Per sovraintendere allo svolgimento delle operazioni di votazione e di sorteggio di cui ai commi 4 e 5, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e' nominata una commissione a livello nazionale composta da sette professori ordinari designati dal Consiglio universitario nazionale nel proprio seno. Le operazioni di sorteggio sono pubbliche. La commissione, nella prima adunanza, provvede altresì alla certificazione dei meccanismi di sorteggio per la proclamazione degli eletti nelle commissioni dei singoli concorsi. Per la partecipazione all'attività della commissione non sono previsti compensi, indennità o rimborsi spese. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare oneri, aggiuntivi a carico della finanza pubblica.

7. Nelle procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei ricercatori bandite successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, la valutazione comparativa e' effettuata sulla base dei titoli, illustrati e discussi davanti alla commissione, e delle pubblicazioni dei candidati, ivi compresa la tesi di dottorato, utilizzando parametri, riconosciuti anche in ambito internazionale, individuati con apposito decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, avente natura non regolamentare, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentito il Consiglio universitario nazionale.

8. Le disposizioni di cui al comma 5, si applicano, altresì, alle procedure di valutazione comparativa indette prima della data di entrata in vigore del presente decreto, per le quali non si sono ancora svolte, alla medesima data, le votazioni per la costituzione delle commissioni. Fermo restando quanto disposto al primo periodo, le eventuali disposizioni dei bandi già emanati, incompatibili con il presente decreto, si intendono prive di effetto. Sono, altresì, privi di effetto le procedure già avviate per la costituzione delle commissioni di cui ai commi 4 e 5 e gli atti adottati non conformi alle disposizioni del presente decreto.

8-bis. I professori universitari i quali non usufruiscono del periodo di trattenimento in servizio di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, conservano l'elettorato attivo e passivo ai fini della costituzione delle commissioni di valutazione comparativa per posti di professore e ricercatore universitario, e comunque non oltre il 1° novembre successivo al compimento del settantaduesimo anno di età.

8-ter. Per le procedure di valutazione comparativa di cui al comma 4 e per quelle relative al reclutamento dei ricercatori universitari, il cui termine di presentazione delle domande sia scaduto alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ovvero sia ancora aperto alla predetta data, le università possono fissare per una data non successiva al 31 gennaio 2009 un nuovo termine di scadenza della presentazione delle domande di partecipazione. Al fine di assicurare pari condizioni tra i candidati, rimangono invariate le norme del bando riguardanti le caratteristiche ed i termini temporali di possesso dei titoli e delle pubblicazioni allegabili da parte dei candidati.

9. All'articolo 74, comma 1, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo le parole: «personale non dirigenziale» sono inserite le seguenti: «, ad esclusione di quelle degli enti di ricerca,».

Art. 1-bis

Disposizioni in materia di chiamata diretta e per chiara fama nelle università

1. Il comma 9 dell'articolo 1 della legge 4 novembre 2005, n. 230, e' sostituito dai seguenti:

«9. Nell'ambito delle relative disponibilità di bilancio, le università possono procedere alla copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore mediante chiamata diretta di studiosi stabilmente impegnati all'estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie estere, ovvero che abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nell'ambito del programma di rientro dei cervelli un periodo di almeno tre anni di ricerca e di docenza nelle università italiane e conseguito risultati scientifici congrui rispetto al posto per il quale ne viene proposta la chiamata. A tali fini le università formulano specifiche proposte al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca il quale concede o rifiuta il nulla osta alla nomina previo parere del Consiglio universitario nazionale. Nell'ambito delle relative disponibilità di bilancio, le università possono altresì procedere alla copertura dei posti di professore ordinario mediante chiamata diretta di studiosi di chiara fama. A tal fine le università formulano specifiche proposte al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca il quale concede o rifiuta il nulla osta alla nomina, previo parere di una commissione, nominata dal Consiglio universitario nazionale, composta da tre professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare in riferimento al quale e' proposta la chiamata. Il rettore, con proprio decreto, dispone la nomina determinando la relativa classe di stipendio sulla base della eventuale anzianità di servizio e di valutazioni di merito.

9-bis. Dalle disposizioni di cui al comma 9 non devono derivare nuovi oneri a carico della finanza pubblica».

Art. 2.

Misure per la qualità del sistema universitario

1. A decorrere dall'anno 2009, al fine di promuovere e sostenere l'incremento qualitativo delle attività delle università statali e di migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7 per cento del fondo di finanziamento ordinario di cui all'articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni, e del fondo straordinario di cui all'articolo 2, comma 428, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con progressivi incrementi negli anni successivi, e' ripartita prendendo in considerazione:

a) la qualità dell'offerta formativa e i risultati dei processi formativi;

b) la qualità della ricerca scientifica;

c) la qualità, l'efficacia e l'efficienza delle sedi didattiche.

2. Le modalità di ripartizione delle risorse di cui al comma l sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, avente natura non regolamentare, da adottarsi, in prima attuazione, entro il 31 marzo 2009, sentiti il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca e il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario. In sede di prima applicazione, la ripartizione delle risorse di cui al comma 1 e' effettuata senza tener conto del criterio di cui alla lettera c) del medesimo comma.

Art. 3.

Disposizioni per il diritto allo studio universitario dei capaci e dei meritevoli

1. Al fine di favorire la mobilità degli studenti garantendo l'esercizio del diritto allo studio, il fondo per il finanziamento dei progetti volti alla realizzazione degli alloggi e residenze di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 338, e' integrato di 65 milioni di euro per l'anno 2009.

2. Al fine di garantire la concessione agli studenti capaci e meritevoli delle borse di studio, il fondo di intervento integrato di cui all'art. 16 della legge 2 dicembre 1991, n. 390, e' incrementato per l'anno 2009 di un importo di 135 milioni di euro.

3. Agli interventi di cui ai commi 1 e 2, per 65 milioni di euro relativamente al comma 1 per 405 milioni di euro relativamente al comma 2, si fa fronte con le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relative alla programmazione per il periodo 2007-2013, che, a tale scopo, sono prioritariamente assegnate dal CIPE al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nell'ambito del programma di competenza dello stesso Ministero.

3-bis. All'articolo 3-bis, comma 1, quinto periodo, del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 luglio 2003, n. 170, le parole: «due anni» sono sostituite dalle seguenti: «tre anni».

Art. 3-bis

Anagrafe nazionale dei professori ordinari e associati e dei ricercatori

1. A decorrere dall'anno 2009, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono individuati modalità e criteri per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, presso il Ministero, di una Anagrafe nazionale nominativa dei professori ordinari e associati e dei ricercatori, contenente per ciascun soggetto l'elenco delle pubblicazioni scientifiche prodotte. L'Anagrafe e' aggiornata con periodicità annuale.

Art. 3-ter

Valutazione dell'attività di ricerca

1. Gli scatti biennali di cui agli articoli 36 e 38 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, destinati a maturare a partire dal 1° gennaio 2011, sono disposti previo accertamento da parte della autorità accademica della effettuazione nel biennio precedente di pubblicazione scientifiche.

2. I criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni sono stabiliti con apposito decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, su proposta del Consiglio universitario nazionale e sentito il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca.

3. La mancata effettuazione di pubblicazioni scientifiche nel biennio precedente comporta la diminuzione della metà dello scatto biennale.

4. I professori di I e II fascia e i ricercatori che nel precedente triennio non abbiano effettuato pubblicazioni scientifiche individuate secondo i criteri di cui al comma 2 sono esclusi dalla partecipazione alle commissioni di valutazione comparativa per il reclutamento rispettivamente di professori di I e II fascia e di ricercatori.

Art. 3-quater

Pubblicità delle attività di ricerca delle università

1. Con periodicità annuale, in sede di approvazione del conto consuntivo relativo all'esercizio precedente, il rettore presenta al consiglio di amministrazione e al senato accademico un'apposita relazione concernente i risultati delle attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico nonche' i finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati. La relazione e' pubblicata sul sito internet dell'Ateneo e trasmessa al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La mancata pubblicazione e trasmissione sono valutate anche ai fini della attibuzione delle risorse finanziarie a valere sul Fondo di finanziamento ordinario di cui all'articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n, 537, e sul Fondo straordinario di cui all'articolo 2, comma 428, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Art. 3-quinquies

Definizione degli ordinamenti didattici delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica

1. Attraverso appositi decreti ministeriali emanati in attuazione dell'articolo 9 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, sono determinati gli obiettivi formativi e i settori artistico-disciplinari entro i quali l'autonomia delle istituzioni individua gli insegnamenti da attivare.

Art. 4.

Norma di copertura finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'articolo 1, comma 3, pari a 24 milioni di euro per l'anno 2009, a 71 milioni di euro per l'anno 2010, e a 141 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di ciascun Ministero per gli importi indicati nell'elenco 1 allegato al presente decreto. Dalle predette riduzioni sono escluse le spese indicate nell'articolo 60, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nonche' quelle connesse all'istruzione ed all'università.

Art. 5.

Entrata in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.