mercoledì 29 ottobre 2008

Caro Cittadino,

Caro Cittadino,

come avrai notato, in questi giorni noi studenti ci stiamo mobilitando contro la legge 133/08 che infligge ingenti tagli alle Università, aprendo loro la possibilità di trasformarsi in fondazioni di diritto privato per poter sopravvivere, e blocca le assunzioni all’80%.

Parte dell’opinione pubblica crede sia giusto infliggere alla scuola e all’Università in modo particolare, una pena esemplare per come negli anni si è rivelata essere: baronale, cattiva amministratrice e non meritocratica. Si tratta di critiche fondate, che esigono un ripensamento dell’Università sia nella sua organizzazione e gestione, che nelle modalità d’accesso che prevede.

Caro cittadino, noi NON ci mobilitiamo per difendere lo status quo. Noi vogliamo riformarlo, vogliamo proporre un’Università differente, salvandola da una morte certa.

Anche per questo motivo è indispensabile che i docenti facciano sentire la loro voce, che prendano una posizione chiara e decisa nei confronti di questa Legge, e che non si limitino a timidi ammonimenti e pallide proteste che rischiano di cadere inascoltate.

È altresì necessario realizzare un coordinamento degli Atenei su base nazionale. Solo se saremo UNITI e COMPATTI, la protesta raggiungerà il suo scopo: il RITIRO IMMEDIATO della Legge 133.