lunedì 17 novembre 2008

Communiqué de Sud étudiant - Solidarietà con le/gli student-esse-i italian-e-i in lotta. In Italia come altrove, non pagheremo noi la loro crisi!

Da ormai diverse settimane, insegnanti e student-i-esse mostrano una forte determinazione nella loro lotta contro la legge 133 e il decreto Gelmini (trasformato in legge tramite approvazione del Parlamento).
Se questa contro-riforma, che prevede in particolare l'amputazione dei fondi per l'istruzione, non è ritirata, le sue conseguenze saranno devastanti per tutto il sistema educativo italiano. La legge prevede infatti la soppressione di quasi 30 000 posti nell'istruzione elementare, media e superiore, e una profonda riforma delle università.
Questa riforma, che con il disimpegno finanziario dello stato impoverisce l'insegnamento accademico prevede inoltre di consegnare agli interessi privati gran parte dell'istruzione (tramite un sistema di Fondazioni private).
Il governo vuole che i finanziamenti si facciano sulla base di diplomi d' "eccellenza" (escludendo le lauree triennali), che le facoltà più redditizie si misurino in base alla percentuale d'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e alla "produttività" degli insegnanti e de-lle-i ricercat-rici-ori.
Purtroppo Berlusconi e la sua ministra Gelmini non fanno nessuna innovazione!
Il governo Sarkozy e la ministra dell'università e della ricerca Valérie Pécresse stanno implementando queste misure anche in Francia, dove l'anno scorso è stata adottata la legge relativa alle "Libertà e responsabilità delle Università (LRU)",contro la quale il sindacato studentesco Sud aveva lottato attivamente, e una serie di rapporti e decreti che hanno condannato a morte l'istruzione pubblica.
Queste tendenze s'inseriscono nel quadro più generale delle contro-riforme volte a rifondare i servizi pubblici europei giudicati non redditizi dagli ideologi liberali che voglio attuare in Europa, in base ai criteri capitalisti, "l'economia della conoscenza più competitiva del mondo". Nel momento in cui il loro sistema economico è in crisi e i nostri dirigenti politici stanziano miliardi per finanziare le banche in fallimento, vogliono farci credere che il servizio pubblico (la nostra ricchezza collettiva) è inefficace e deve essere smantellato?
NO, NON PAGHEREMO NOI LA VOSTRA CRISI!
La lotta de-lle-gli student-esse-i e de-lle-i lavorat-rici-ori italian-e-i è anche la nostra lotta. Insieme, potremo vincere questa battaglia contro le riforme anti-sociali nel settore dell'istruzione solamente dando un impulso per una dinamica di solidarietà che superi le frontiere degli stati-nazione.
La federazione sindacale studentesca SUD sostiene attivamente la lotta de-lle-gli student-esse-i italian-e-i. Sosteniamo il raduno de-lle-gli student-i-esse italian-e-i di Parigi di venerdì 14 alle 10 davanti al consolato italiano e invitiamo a partecipare alla manifestazione prevista per lo stesso giorno davanti all'ambasciata italiana alle 18 organizzata da diverse organizzazioni.
E' tempo di coordinare le nostre lotte per organizzare le nostre vittorie!