sabato 11 ottobre 2008

E ora... la strada!


Il giorno 10 ottobre 2008, presso l'Aula Studio Pacinotti, abbiamo convocato un tavolo di confronto cui hanno partecipato le realtà già mobilitate in questi giorni (Sinistra per... ,Rete nazionale ricercatori precari nodo di Pisa, Coordinamento precari tecnici-amministrativi, Assemblea Polo Carmignani occupato) nonché tutte le altre realtà associative sindacali e politiche sensibili al grave colpo che l'università Pubblica sta subendo.

Le quattro sigle che hanno promosso la storica Assemblea di Ateneo dell'8 ottobre indicono quindi una grande manifestazione unitaria per giorno 23 ottobre alle ore 15.00.
Presto maggiori informazioni.

Sinistra Per...


66 commenti:

GG ha detto...

Parlo a titolo squisitamente personale, anche se faccio parte di Sinistra Per.

Da studente in mobilitazione, credo che questa manifestazione sia di FONDAMENTALE IMPORTANZA. Sapete bene quanto me che in questo momento il nostro obiettivo primario (parallelamente all'informazione degli studenti) è lo sfondamento del muro di gomma che i media e una certa parte dell'opinione pubblica ci oppongono da anni. Una enorme (dico: ENORME) manifestazione cittadina promossa e sostenuta da tutto il mondo universitario (e non) è sicuramente il mezzo più adatto a far sollevare ed esporre un'intera città, una città come Pisa, una città che fonda i propri bilanci e la propria fama sull'università.

Ritengo che abbiamo il compito di creare una fitta rete di contatti anche con realtà istituzionali, sindacati, e anche partitiche, nei limiti in cui questi ultimi si espongono. LA PROTESTA DEVE SALIRE GRANDIOSA ED UNITARIA, a Palazzo Chigi devono rimanere di pietra.
Dunque, partiamo DAVVERO dal basso: torniamo nelle Facoltà, costringiamo i docenti ad uscire allo scoperto, contiamoci, creiamo disagio e mobilitazione lì dove passiamo più tempo tra studenti come noi. Poi il tutto è un gioco di cerchi concentrici: facoltà, ateneo, città.
OGNI MEZZO E' PRESO IN CONSIDERAZIONE, ed è fondamentale non bruciarsi carte importanti e organizzare con freddezza matematica i tempi ed i modi. A titolo personale, ripeto, io credo che starsene chiusi in un polo non possa costituire né (ovviamente) il punto cruciale e massimo della mobilitazione, né - a ben vedere - il sistema esclusivo e più adatto per creare massa critica in città.
Non basta, si può fare molto di più e meglio.

Mi auguro che l'idea della grande manifestazione cittadina si rinforzi tra tutte le sigle e gli studenti. Sarà sicuramente uno dei punti più alti della mobilitazione. E se nessuno ci caca nemmeno allora, allora occupiamo, MA LA RAI. Non un polo didattico.

Parliamo, discutiamo, confrontiamoci.

MaluEntu ha detto...

M, l'inserto satirico dell'Unità pubblicherà (lunedì 13) 3 foto scattate da me sulle manifestazioni di mercoledì 08 Ottobre, mentre SkyTg24 ha selezionato i miei video per una rubrica sul "Citizen Journalism", LEGGETE SUL MIO BLOG PER MAGGIORI INFO:

http://menu.myblog.it

Nev-Mal-Lassie ha detto...

Appoggio le osservazioni di GG completamente, quindi non sto a ripetermi.
Aggiungo solo che mi sembra interessante l'idea di utilizzare il blog per coordinarci, per esempio per contribuire come singoli a diffondere la notizia della manifestazione (ripeto, mi piacerebbe portare qualcosa all'università della Spezia! Almeno lì!).
Grande MALUENTU! tutti a comprare L'unità, lunedì!

Aqu85 ha detto...

Oggi, come iniziativa personale, ho tenuto un "comizio" in tutte le 5° dell'ITG di Pistoia, ho parlato della manifestazione, della legge in linee molto generali ed ho segnalato anche qualche sito fra cui questo e quello di sinistra per che sicuramente sono più competenti di me.. E' stato sconvolgente vedere che su 4 quinte solo 2 o 3 studenti sapevano di cosa stavo parlando..

Nev-Mal-Lassie ha detto...

Benissimo AQU85, questa cose ci vogliono!

Eraclea87 ha detto...

benissimo tutti, grandi !
è quello che ci vuole!
vi invito a frequentate le riunioni al carmignani alle 10 e alle 21 tutti i giorni
operiamo tutti insieme senza dividerci nè autoflagellarci, a questo ci pensano già gli altri!!!

Elisa ha detto...

Sono Elisa,
faccio parte del Polo Carmignani occupato e scrivo in risposta al messaggio dello studente di Sinistra per.
La nostra occupazione non é né uno "starsene chiusi" né una lotta di nicchia, é anzi un laboratorio di confronto e fervida produzione di critica attiva e propositiva.
Le assemblee quotidiane sono partecipatissime e i tavoli di lavoro producono a ritmo serrato informazione, documenti e proposte di mobilitazione coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone.
Anche le studentesse e gli studenti più giovani, numerosissim* tra gli occupanti, hanno aderito con entusiasmo a questa forma di lotta contribuendo attivamente con idee creative ed innovative.
In questo momento emergenziale in cui ci giochiamo il tutto per tutto le manifestazioni non possono essere l'unico obiettivo ma sono uno dei tanti strumenti di lotta che possiamo utilizzare. Per ottenere forza e visibilità nazionale penso che l'unico metodo consista nella paralisi totale dell'Università che passa attraverso le occupazioni, il blocco della didattica e l'interruzione di tutti i servizi amministrativi.
Invito perciò chi cerca di delegittimare l'occupazione a praticare la tanto millantata unità nella lotta invece di infangarla con critiche deleterie.
Elisa

GG ha detto...

@ elisa:

Non capisco questa continua acredine che spesso sento fuoriuscire nei confronti di quelle che sono semplici opinioni, peraltro ampiamente motivate e comunque radicate nella ferma volontà di lottare insieme.
Non posso non notare che nel giro di poche ore persone che la pensano come me sono state tacciate di "politicismo", "vittimismo" (sic), "partitismo", "ipocrisia nel predicare unità", "tendenza all'infangare l'unità". Mi appello allora a chi dice di tenere davvero all'unità: moderare i toni, please; e accettare il confronto.
E non mi rivolgo in particolare a te, elisa, non fraintendermi.

Inoltre: la promozione della manifestazione è stata firmata da tutte le sigle in campo, compreso il carmignani occupato. Quindi non vedo dove sia il problema! Rimbocchiamoci le maniche e riempiamo ste cazzo di strade! :)

Tiziano ha detto...

Anch'io sono d'accordo con gg. L'occupazione del Carmignagni è legittima e può essere appunto occasione di confronto e dialogo sul da farsi. Ma se rimaniamo chiusi all'interno del mondo universitario, paralizzandolo, alla gente comune sai che gliene frega! Ben venga (secondo me) la manifestazione o qualsiasi altra azione che sia di pubblica risonanza; più facciamo rumore più la gente capisce che c'è qualcosa che non va e si schiera (spero) con noi.

Biro ha detto...

Sono totalmente d'accordo con il commento di GG, in particolare quando dice che bisogna creare un coordinamento con altre realtà come ad esempio i sindacati. Infatti secondo me l'unica via da seguire per mettere in difficoltà il governo e costringerlo a ritirare la legge 133 è L'UNITA' D'AZIONE FRA TUTTI GLI STUDENTI, I PROFESSORI, I RICERCATORI E IN GENERALE TUTTI I LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE SCOLASTICO ED UNIVERSITARIO. Una grossa occasione in questo senso ci è offerta dallo sciopero generale dei sindacati di base previsto per il 17 ottobre: se, oltre alla manifestazione di Roma, verrà organizzata qualche iniziativa anche a Pisa, è di fondamentale importanza per gli studenti SCENDERE IN PIAZZA A SOSTEGNO DEI LAVORATORI, in modo da prendere contatti e a mobilitarsi in modo unitario nelle prossime lotte.
Un'altra cosa: secondo me la manifestazione del 23 ottobre (ma non solo quella) deve essere non solo un momento di protesta o per cercare visibilità ma anche un'occasione per spiegare le nostre ragioni alla gente e spingerla dalla nostra parte, dato che i media ci sono ostili.
NO ALL'UNIVERSITA' DEI PADRONI, SCIOPERO GENERALE!

Juro ha detto...

Ora non è per smontarvi i sogni di gloria, ma a parte Pisa (e nemmeno tutto l'Ateneo a dir laverità) nessuno vi sta seguendo. Io sinceramente ho letto sia i motivi per i quali protestate sia il testo della legge e non credo che vi prenderanno in considerazione nemmeno per 5 minuti.

Partendo dal presupposto che siamo in crisi economica, che la recessione assume dimensioni sempre più spropositate ectect, su un punto siamo tutti d'accordo: i soldi non ci sono.
Non resta che prendere delle misure drastiche, cosa che a mio modesto parere è stato fatto più che egregiamente nei limiti del possibile.
Ma mi spiegate che motivo hanno gli studenti di protestare? In quale comma dell'articolo 16 è scritto che le tasse necessariamente aumenteranno?
E' vero i finanziamenti verranno ridotti, ma per compensare ciò le Università sono libere di riunirsi in fondazioni di diritto privato e di affiancarsi a soggetti pubblici e privati (come Fiat,Piaggio ad esempio...). Mi spiegate perchè non può andare?
Posso capire che protestino i professori e ricercatori visto che non essendo più statali la festa è finita, ma noi studenti ma cosa c'entriamo?

Adesso per fortuna ogni Ateneo a fine anno deve presentare un bilancio che deve essere necessariamente in attivo altrimenti il Ministero nomina un commissario straordinario con lo scopo di rimettere le cose a posto e mandare a casa i responsabili. Son finiti i tempi in cui il posto di lavoro sotto lo Stato ce l'avevi incollato con l'Attack. Fra poco per infilare professori da qualche parte c'è più facoltà che studenti, ma vi pare giusto questo? Ci sono professori che non vengono mai a lezione o agli esami e mandano ad insegnare i loro 40 assistenti, è questa l'Università che volete? C'è il corso di Ingegneria Nucleare che ha 20 studenti e 30 professori senza contare il seguito degli assitentie il fatto che in Italia il nucleare non c'è, così vi va bene? Ma andate a fare una girata va, ma l'avete vista la classifica delle università di Italia? Pisa è fra le ultime e di questo bisogna solo ringraziare i nostri bravissimi professori e assistenti. GRAZIE!!

Biro ha detto...

Rispondo a Juro:
Prima di tutto vorrei sapere da te quali sono le aziende in italia che avrebbero interesse ad investire nella ricerca, dato che a partire dai primi anni 90 tutto l'apparato industriale italiano è stato smantellato e svenduto, e ora è ridotto quasi a zero, per cui non vedo da chi dovrebbero arrivare i fondi per le università privatizzate...
Sul fatto che ci sono moltissimi sprechi nell'università, e in generale nel settore pubblico, ti dò ragione (l'ho sempre detto anchio), ma la soluzione non è certo quella di ridurre così drasticamente i fondi e mandare a casa migliaia di lavoratori (perchè oltre ai professori che non fanno un cazzo ci sono migliaia di ricercatori, dottorandi etc.. che vanno avanti con 1000 euro al mese...).
Inoltre la privatizzazione delle università toglierebbe il limite imposto dallo stato sulle tasse da far pagare agli studenti ( e figuriamoci che fine farebbero le borse di studio, è proprio grazie a quelle che io, e come me tanti altri, riusciamo a studiare), e quindi non sarebbe garantito il diritto allo studio per tutti:potrebbero studiare solo i figli dei padroni (si torna indietro di decenni...)
Quindi come vedi i motivi per protestare ci sono tutti, sia da parte degli studenti che da parte dei prof e dei ricercatori...

Dr. Cronopio ha detto...

Per chi parla di unità: vada al carmignani, siamo lì.
Per chi dice che siamo uniti perchè le sigle sono d'accordo: al polo le sigle NON CI SONO, perchè si è tutti sotto la stessa bandiera della mobilitazione.
Per chi parla di crisi economica: date un'occhiata alle spese militari. Il sistema va riformato, certo, ma non si torni a parlare dei soldi che non ci sono. Siamo in crisi, è vero, ma l'università non è il portafogli dei padroni. Andate a vedere quanto spendiamo per comprare un F15, e poi tornate a dire che non ci sono soldi per l'istruzione. Non facciamoci fregare da risposte semplicistiche: non è economia, è politica. Che sia chiaro. Partendo da Scienze per la Pace stiamo organizzando seminari anche su questo, il prima possibile. Unità è anche parlare a tutti attraverso la propria specificità.

martina ha detto...

ciao, sono una studentessa pisana di filosofia, volevo lanciare una proposta concreta: non ho ancora trovato online un blog che raccolga le esperienze di tutti gli atenei italiani che si stanno mobilitando. sarebbe utile e produttivo poterne mettere in piedi uno, utilizzando le nostre conoscenze e amicizie con universitari da tutta italia. sarebbe un modo anche per condividere idee di mobilitazione ed eventualmente coordinarci. per una volta network potrebbe non far rima solo con facebook... pensiamoci, e ovviamente se esiste già mi rimangio tutto quello che ho detto!

Juro ha detto...

Biro ma cosa stai dicendo. Il sistema industriale è stato distrutto? Ma fammi il piacere va, ma ci sei mai stato dalle parti di Faenza, ReggioEmilia, Parma oppure che so a Fucecchio, a SantaCroce se vuoi rimanere in zona. Certo non si parlerà di multinazionali, però svolgono il loro lavoro più che egregiamente e bisogna fare in modo di aiutarle in questo a partire dall'università. Diciamoci la verità all'università si perde tempo e dopo 5 anni uno rischia di uscire sapendo addirittura meno di quando è entrato fra corsi completamente inutili ed altri ripetitivi. Non basta aver perso 5 anni di superiori fra latino, greco e letteratura inglese?

No, no io sono completamente d'accordo con questo modello di università "all'americana" nel quale addirittura sono previsti sostanziosi vantaggi fiscali (superiori a queli delle onlus) per chi decidesse di fare donazioni senza peraltro che vengano sospesi i contributi pubblici. Sì hai capito bene "contributi fiscali" perchè vedi io sinceramente non ho capito bene cos'è che non capisci nella frase "resta fermo il sistema di finanziamento pubblico" del comma 9. Di quale taglio stai parlando?

Inoltre per quanto riguarda l'aumento delle tasse scusa ma è una gran cazzata, rileggiti la legge va che mi sembri un pò confuso. Anche sulla questione delle borse di studio rallegrati perchè fortunatamente per noi cittadini esiste qualcosina che sta un pò più in su di un disegno di legge: si chiama Costituzione. In riferimento al diritto allo studio, l’articolo 3 stabilisce che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. A tal fine, come precisato nell’articolo 34, si stabilisce che “I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuiti per concorso”. La Repubblica!! Perchè è vero che una parte viene pure dalle università ma il grosso è della Regione attraverso servizi come le Aziende regionali per il Diritto allo Studio (Ardsu) che con l'università c'entra poco.

Per quanto "dottor cronopio" ma fammi il piacere. Ma che discorsi sono. Punto primo l'esercito e le forze armate non sono importanti ma indispensabili per uno stato e pagherei il doppio di quello che si paga ora se servisse a renderli ancora più sicuri. Punto secondo orse non lo sai ma i fondi alla polizia e ai carabinieri sono stati talmente tagliati che adesso oltre a prendere una fame di stipendio non possono nemmeno pagarsi la benzina per le auto. Questo sì che è vergognoso. Perchè nonostante ci sia (coome penso pure su questo blog) qualche comunista che si ostini a dire "10 100 1000 Nassirya", lotte come quelle alla mafia si combattono proprio con loro e non con 4 coglioni codardi, che poi magari si fanno pure ammazzare.

Ah martina non c'è no un blogghe di tutte le Università di Italia ma neanche mai ci sarà anche perchè siete solo voi.

Rosmì ha detto...

Rispondo a Juro sul primo intervento (ma arriva anche il post-replica, tranquillo):
non mi risulta che l'Università di Pisa sia tra le ultime Università italiane, quanto piuttosto che segua l'Università di Trento ed i Politecnici di Milano e Torino e, se i conti non mi ingannano, dovrebbe essere la quarta in Italia.
Hai parlato di recessione economica, bene: credi davvero che in questa catastrofica situazione le imprese italiane abbiano il coraggio di investire nella cultura?
Non solo: sai, nell'ottica economica, si investe quando c'è certezza di un beneficio futuro e, a mio avviso, non ci si guadagna granchè a sovvenzionare un corso di studi in Lettere classiche! Quindi è ovvio che le tasse aumenteranno!
Ma non è finita qui! La legge che tanto ti sollazza, nell'art. 16 comma 3, prevede la detassazione sui trasferimenti d'immobili etc; mi faceva notare un quasi avvocato che questa norma potrebbe essere ben sfruttata per qualche giochino non proprio pulito... fermo restando che ormai in Italia c'è una mera confusione tra ciò che è lecito e ciò che non lo è!
Inoltre, senza turbarti troppo, vorrei ricordarti che il diritto allo studio dovrebbe essere garantito dallo Stato a tutti i cittadini; ma ormai di quel pezzo di carta chiamato Costituzione ce ne facciamo ben poco, vero?
Ora lo so che è troppo, ma visto che sei abbastanza edotto in economia, credo che sui libri di macro tu possa leggere che quando i trasferimenti statali diminuiscono il reddito nazonale (che per noi è già molto alto!!!)cala... quindi cala la domanda di beni, la produzione, aumenta la disoccupazione... ed è festa!
Come già ti è stato accennato, si può tagliare da tante parti... solo forse si sceglie quella che da meno fastidio... aparentemente!

Dr. Cronopio ha detto...

grande Juro, mettiti la bandana e falli fuori tutti, 'sti vietcong!

viva il sistema all'americana, viva CSI, viva il dottor house!

viva anche l'articolo 64 comma 6 e 66 comma 13 della bellissima 133/2008, che di certo hai letto!

viva i privati che finanzieranno i corsi di filosofia del linguaggio, di storia medievale e di lettere moderne!

viva i due miliardi in più di spese alla difesa, che sono sempre troppo pochi, anche se si usano per costruire la nuova portaerei tra laspezia e monfalcone e non per pagare i carabinieri!

viva la pulizia sociale di questi professoruncoli, precari con la playstation, ricercatori perdigiorno!

viva la Chiesa, che zitta zitta si accaparra l'istruzione primaria, perchè quella pubblica è smantellata, impoverita, violentata e sbeffeggiata!

viva i marines che ammazzano e abbasso i coglioni che si fanno ammazzare!

evviva!

SMASH88 ha detto...

VOLEVO RISPONDERE A JURO...TUTTO QUELLO CHE DICI PUò SEMBRARE GIUSTO, MA DEVI GUARDARE LE VICENDE DI TUTTI,PER ESEMPIO: CON QUESTO DECRETO MIA MADRE SARà DISOCCUPATA IO NON POTRò FINIRE L'UNIVERSITà ESSENDOCI ENTRATO ORA. RICORDA CHE SIAMO IN ITALIA, NESSUNO FA NIENTE PER NIENTE E SECONDO TE QUALI IMPRESE OPERERANNO CON GIUSTIZIA E PARSIMONIA IN UN'UNIVERSITà? E POI SE I SOLDI NON CI SONO PERCHè LA "NORMALE" HA RICEVUTO FONDI STATALI PER RICERCHE NANOTECNOLOGICHE E GLI ENTI PUBBLICI RICEVONO LA PRIVATIZZAZIONE? IN TOSCANA LE INDUSTRIE STANNO FALLENDO:70 MILA DISOCCUPATI NELL'ULTIMO ANNO. NON PENSI A CHI HA DEDICATO LA VITA ALLO STUDIO ED ORA RISCHIA LA STRADA? QUELLI CHE TU CHIAMI MERITEVOLI SECONDO TE CHI SARANNO IN UN PAESE COME IL NOSTRO, FAMOSO PER I CONCORSI TRUCCATI E LA PARTECIPAZIONE ELITARIA A CORSI E DOTTORATI. LE LEGGI VANNO LETTE FRA LE RIGHE E QUESTA OLTRE AD ESSERE ANTICOSTITUZIONALE è SOPRATTUTTO ANTIDEMOCRATICA. SE TU HAI I SOLDI O STAI LAVORANDO O HAI VOTATO BERLUSCONI E TI FIDI NEL BUONO SPIRITO DEGLI IMPRENDITORI FAI PURE, NON VOGLIAMO FARTI CAMBIARE IDEA MA SAPPI CHE SEI UN ILLUSO. I SOLDI CI SONO MA LI TENGONO TUTTI A MONTECITORIO O IN CONFINDUSTRIA E NON LI REGALERANNO Nè A ME Nè ALLA SCUOLA PUBBLICA, NON LI DANNO AI LORO LAVORATORI FIGURIAMOCI A NOI!!!!!

tullia ha detto...

Vorrei sapere da Juro come mai continua a sprecare il suo tempo e i suoi soldi studiando in questa scuola che a quanto pare non gli insegna niente. Non è mica scuola dell'obbligo!
VAI A LAVORARE, O VAI IN AMERICA, SE è TANTO MEGLIO!
Ah, mi dispiace per te, ma Firenze si è mossa eccome, e ieri sera la nostra protesta e quella dei fiorentini era al tg1.
Evito di commentare la marea di idiozie che sei riuscito a partorire, perchè con gente che ragiona in certi modi non c'è possibilità di ragionare.

Juro ha detto...

Vabbè a Cronopio manco rispondo tanto da quanto vedo ha esaurito i suoi argomenti, lungi da me l'esaltare il sistema americano in toto (cosa che peraltro non ho mai fatto) ti chiedo solo una cosa: quali sono le migliori università del mondo?? Dov'è che tutti i neo-laureati aspirano ad andare anche solo per uno stage? In AMER....su dillo!



Per quanto riguarda Rosmi, i conti ti ingannano, non ti risulta ma è così prima di parlare almeno informati un pò sull'argomento senza tirare classifiche fantasiose. Riporto dal Sole24Ore del 14 Luglio 2008 (mi dispiace che non sia l'Unità o Liberazione!), Pisa si piazza al 20° posto fra quelle statali, non è ultimissima ma diciamo che è dopo università come Napoli, Ancona e L'Aquila e appena due posizioni sopra Benevento. Quindi primo punto: cazzata.

Inoltre io voglio proprio che spariscano corsi come Lettere Antiche, forse non mi sono spiegato negli interventi precedenti, e credo che finalmente con questa legge si ritorni alle facoltà necessarie per un lavoro: ma solo in Italia può esistere una facoltà che si chiama Architettura, un'altra che si chiama Ingegneria Edile e un'altra ancora che le fonde tutte e due e si chiama Ingegneria Edile e Architettura. Ma per favore! Finiamola e tralascio le decine e decine di ingegnerie che sono nate.

Per quanto riguarda la Costituzione è vero, lo ammetto, ormai si potrebbe tralasciarla ai posteri scrivendola sulla carta igienica. Ma infatti io sono convinto che dopo (e sottolineo dopo) nel caso i prezzi dovessero aumentare(cosa che finora non è scritto da nessuna parte) allora sarebbe lecito protestare, ma per ora questa soluzione è ottima e ti spiego perchè. Vai a vedere il bilancio dell'Università di Siena, da paura!!Anni e anni di gestione incontrollata hanno fatto aprire un buco di milioni di euro e ora rischia seriamente di chiudere e questo perchè? Perchè è statale e in Italia (vedi Alitalia) c'è la convinzione che tutto quello che è statale è sfruttabile fino all'osso. Non a caso ti sfido a dirmi una sola azienda statale che non ha i conti in rosso: comuni, alitalia, tirrenia, università, poste, tutte. Dal momento che le privatizzano invece siccome devono rendere conto ogni anno delle spese effettuate e dei risultati ottenuti, diciamo che i furbacchioni non hanno le mani legate ma quanto meno sono limitati. Te che dici?? Preferisci fare la stessa fine di Siena, dove gli studenti protestano e lì sì a buon ragione, e i colpevoli? BOH tanto è statale. DIREI CHE E' L'ORA DI FARLA FINITA.

Juro ha detto...

Mamma mia se questi sono i futuri cervelli meglio lasciarli fuggire. Per quanto riguarda Tullia, comincio da te visto che sei stata così illuminante. Io studio qui semplicemente perchè abito a mezzora dall'università, non certo per motivi patriottici. Per il resto guarda è meglio che non commenti, da tre righe già si capisce quanto aulico possa essere il pensiero da te partorito. Ma va va. "oh oh anche firenze s'è mossa,!" Boia bimbi siete tanti davvero allora: su 60 e passa università solo due che si muovono . Altro che '68. Rivoluzione francese! Tra l'altro guarda anche senza guardare a giro per l'Italia ad Economia non sanno nemmeno nulla di questa protesta. Ma va a fare 'na girata vai che fino all'anno scorso non sapevi nemmeno legarti le stringhe delle scarpe.

Ma poi Smash, dammi retta impara a leggere prima di rispondere e come lui tanti altri. A parte il fatto che rispondi a me su argomenti che io nemmeno lontanamente ho toccato. Comunque a parte questo, hai ragione le leggi vanno lette tra le righe ma non bisogna fare voli pindarici troppo alti però: mi dici dov'è scritto che i finanziamenti alle università verranno tagliati?? No perchè te parli di aziende che finanziano le università che io non ho mai detto, mentre io parlo di aziende che si affiancano alle università e ne dirigono i corsi in base alle esigenze che il mercato richiede.
ALTRO CHE LETTERE ANTICHE QUI BISOGNEREBBE FARE RIPETIZIONI DI COMPRENSIONE DEL TESTO COME ALLE ELEMENTARI!!

90 ha detto...

Bene... a quasi 20 anni dall'ultima importante mobilitazione, ecco che Piazza Cavalieri si riempie di nuovo..allora le università di pisa e palermo aprirono la via alla mutazione di un quadro politico che sembrava immutabile..

bravi.

bravi...

Si, la starda ma... collegatevi... tra voi in modo preciso e forte..

fate conto di dover andare a lungo avanti... attrezzatevi... la crisi economica comincia ad essere forte e scuoterà i più, piano piano ma inesorabilmente..

collegatevi con la eaton di massa..
hanno bisogno di voi..

Aqu85 ha detto...

x juro
ad economia non sanno niente? ma le informazioni te le da l'uccellino di del piero??
http://sinistraper.org/eco/

giomag ha detto...

Ciao, sono padre di una studentessa di Bergamo che frequenta scienze politiche alla vostra università. Sto seguendo con apprensione quanto succede nelle scuole a causa della legge 133 ma ho piacere di vedere che molti studenti e genitori stanno reagendo a questo ennesimo colpo al sistema scolastico italiano. Data la mia età e le tante occasioni di protesta e lotta politica a cui ho partecipato vorrei esprimervi la mia solidarietà e, con essa, alcuni consigli che anche a me sono serviti per dare maggiore incisività alle iniziative a cui partecipavo, ovviamente senza la presunzione che li facciate vostri ma con la speranza che possano servire:
- è bene che il movimento sia di tutti o del maggior numero di persone possibile e che non lo si lasci nelle mani dei partiti anche se voi che ci state dovete ricercare con ogni sforzo la più grande alleanza possibile, anche nelle diversità di opinione, perchè per vincere c'è bisogno di tutti coloro che sono contrari alla legge, trovate i punti di accordo e su quelli muovete le vostre iniziative.
- Ogni studente dovrebbe cercare di coinvolgere la propria famiglia anche sul luogo di residenza perchè questa è una battaglia per l'avanzamento e la dignità del popolo e solo l'iniziativa popolare può far cadere la legge. Vedo che in molte scuole elementari i genitori occupano con e senza i figli, questo è vincente, l'iniziativa di una sola categoria è destinata a dissolversi.
- Vigilate sempre che le cose siano fatte in modo non violento, vigilate sempre che nessuno tra di voi o infiltrato da qualcuno punti allo sfascio. Non c'è nulla di più pericoloso che dare agli avversari argomenti che vi mettono in cattiva luce verso l'opinione pubblica,e in Italia sfasciare la cosa pubblica è uno degli argomenti peggiori. Ora i governanti vi stanno prendendo le misure e guardano l'evolversi della mobilitazione ma appena si renderanno conto che guardare non basta metteranno in atto iniziative atte a farvi perdere credibilità e peso politico, anche tramite provocazioni, quindi vigilate sempre che tutto sia sotto controllo.
- Infine vanno bene le iniziative che avete deciso di mettere in campo ma non pensate che la sonnolenza della società italiana, e nello specifico di Pisa, svanisca di colpo. Ci vorrà molta pazienza e molto dialogo con la cittadinanza perchè non tutti si sentono coinvolti da questi problemi e per coinvolgerli è necessaria molta pazienza, mai la violenza nè fisica nè verbale.
Spero di essere stato d'aiuto e, se mia figlia pensasse che sarà utile, spero di essere presto con voi.
ciao

Guido P ha detto...

Anch'io come Giomag faccio il tifo per voi, ma i miei consigli sono molto diversi.

Le legge 133 è figlia di un atteggiamento (che nel mio modello del cervello ho battezzato "atteggiamento emozionale negativo" ma che comunemente viene chiamato "atteggiamento da str...") che non ha solo una parte politica ma anche l'altra (anche se in una versione diversa, ancora più insidiosa perché nascosta sotto buone intenzioni di facciata).
Ero all'assemblea al Polo Carmignani giovedì sera e me ne sono andato prima che finisse perché quell'atteggiamento era anche li, ben evidente (avendo gli strumenti per vederlo) in tutti quelli che si sono succeduti al microfono e io risulto allergico ad esso.

Come avrete capito a questo punto, le cattive intenzioni di chi ha questo atteggiamento non sono coscienti e le persone che hanno parlato a quell'assemblea sono convinte di essere contro chi ha proposto questa legge che regala le università a chiunque le voglia, ma a livello emozionale sta dalla stessa parte.

D'altro canto voi universitari siete nel momento più positivo della vostra vita e se mettete insieme le vostre conoscenze non c'è nulla che non possiate arrivare a capire (e, se è qualcosa che fa schifo, a combattere con successo).

Il problema è se volete capire perché le cose vanno come vanno o se invece volete solo un posto allo stesso livello di potere dell'attuale classe dirigente.

Se volete capire come potrebbe essere e oggi non è il mondo (e non solo quello italiano), ci vorrebbe ben poco (diciamo che basterebbe guardare con certi occhi 10 film, sui quali capire cosa è questa brutta bestia che io chiamo atteggiamento emozionale negativo (quando non sono arrabbiato, se no lo chiamo con l'altro nome).

Nessuno ha mai accettato il mio invito a vedere questi dieci film con me. Se tra voi c'è qualcuno che lo vuol fare, questo si sarebbe un momento epocale (non il trovarsi tutti insieme a manifestare, come disse uno al microfono).

Biro ha detto...

Rispondo a Juro: sull'industria forse sono stato un pò drastico nel mio discorso, però devi ammettere che l'industria italiana è composta prevalentemente da piccole o medie imprese che non sono competitive a livello internazionale e non hanno i capitali necessari per investire nella ricerca scientifica e tecnologica, mentre la grande industria è in crisi già da molto tempo (pensa ad esempio alla Fiat che si regge solo sugli aiuti statali altrimenti sarebbe gia fallita) e l'Italia da qualche anno a questa parte è tornata ad essere terra di conquista, con una classe dirigente incapace e completamente asservita agli interessi di una potenza straniera;
comunque non è questo il punto...
Io non dico che l'università ora come ora sia organizzata e gestita bene e che non ci siano sprechi (anzi, me ne lamento sempre anchio di questa cosa...); è vero anche che ci sono tanti corsi di laurea inutili (o addirittura "ripetitivi", come l'esempio che facevi di architettura) e che non creeranno mai figure professionali in grado di inserirsi nel mondo del lavoro...
L'università va riorganizzata completamente, però non è certo tagliando i fondi che si migliorano le cose...
Innanzitutto io so cosa prevede la legge 133, ma questa non stabilisce certo l'entità dei fondi statali che verranno stanziati per finanziare gli atenei, e soprattutto non garantisce assolutamente che questi saranno gestiti con migliore efficienza eliminando gli sprechi...
Per quanto riguarda le tasse, mi sembra che tu faccia un discorso un pò ingenuo...infatti la legge non stabilisce certo che le tasse verranno alzate automaticamente con la privatizzazione delle università, ma non lo esclude assolutamente, il privato puo fare quello che gli pare...se pensi che il governo e i padroni saranno buoni con noi e ci lasceranno le tasse a un livello accettabile ti illudi, nessuno ci regala niente e se oggi anche persone come me possono andare all'università lo dobbiamo alle tante e tante lotte che sono state fatte in passato, e non alla benevolenza dei padroni...
per quanto riguarda la costituzione è vero che questa garantisce tanti diritti fondamentali, ma è anche vero che negli ultimi anni sembra essere diventata carta straccia...e per il discorso delle borse di studio lo so che vengono erogate dalle ARDSU ma io penso che saranno sicuramente rivisti i meccanismi e i parametri di assegnamento (ma questa è solo una mia opinione, non è detto che lo faranno) . Inoltre ci sono molte persone che tutti gli anni non rientrano nelle graduatorie ma non navigano certo nell'oro, e un grosso aumento (non certo ma molto probabile) delle tasse precluderebbe loro la possibilità di andare all'università...
Poi un'ultima cosa: per favore non confondere quei soliti briai che vanno alle manifestazioni per fare casino e basta (e che urlano slogan del cazzo come dicevi prima) con i comunisti e quello che hanno rappresentato nel 900...

GG ha detto...

Ragazzi, sarebbe bello che non ci facessimo accalappiare in discussioni inutili e inutilmente infuocate con soggetti che della protesta non se ne fregano assolutamente niente.

Il web è pieno di provocatori. Se dovessimo rispondere ad ogni ardimentoso che viene qui a dire che è giusto aumentare le spese militari non parleremmo più di università.

Concentriamoci sulla discussione delle nostre proposte di lotta.

Alessandro Valenza ha detto...

per rispondere ad un pò di cose dette soprattutto da Juro.
Gli sprechi ci sono e vanno tagliati e obiettivamente credo che l'investimento di uno stato in formazione e ricerca non sia uno spreco.
Ma se proprio bisogna operare dei tagli si fa in concertazione con tutte le parti interessate e non con un decreto legge convertito in legge d'estate.
Ma mi hanno insegnato che prima di proporre e far fare una cosa si deve dare il buon esempio.
Pertanto prima di proporre dei tagli alla formazione nel nostro paese dovrebbero tagliare i costi della politica. Camera e senato insieme costano 4 miliardi di euro l'anno e se aggiungiamo i costi di regioni (in sicilia un assessore prende 19000 auro lordi al mese)province e comuni si vede subito che i soldi ci sono da altre parti (come vedi non parlo nemmeno di costi militari).
Io credo che invece il problema non siano i soldi ma la volontà di privatizzare tutto il privatizzabile e controllare le principali fonti di crescita di una popolazione. Gli antichi dicevano che l'ignoranza ne uccide più della peste.
C'è chi dice che le tasse universitarie non aumenteranno perchè non è scritto nella legge e la costituzione garantisce il diritto allo studio.
In realtà nella nostra costituzione c'è scritto che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro, ma abbiamo un tasso di disoccupazione che ha ricominciato a crescere e chi lavora non ha la certezza del domani.
Quindi non mi fido molto del rispetto che hanno i nostri politici per la costituzione italiana.
Pertanto ritengo giusta la protesta e non si può dire che gli studenti se ne devono fregare per almeno 2 motivi: il primo che l'università pubblica è un bene comune e come tale va difeso; il secondo che un domani alcuni studenti potrebbero voler intraprendere la carriera di ricercatore e vedersi la strada sbarrata senza alcuna valutazione del merito. Meritocrazia: una parola con la quale tutti si sciacquano la bocca ma che nessuno applica.
Ribadisco dunque il concetto: prima si taglia nei costi della politica e poi si può discutere dei tagli agli sprechi nella formazione. Tutto il resto sono chiacchere da "Porta a Porta" (ovviamente è una battuta).

Guido P ha detto...

Sono d'accordo con gg che non è assolutamente il caso di rispondere ai provocatori che fanno finta di non vedere e/o di non capire che stiamo affondando nella mer... e che non fermando nemmeno l'attacco alla scuola pubblica e all'integrità nazionale ci autocancelliamo per non so quanto tempo dall'elenco dei paesi civili.

Ci vorrei aggiungere che chi risponde a una provocazione non è un'ingenuo che si fa *accalappiare in discussioni inutili e inutilmente infuocate*, ma qualcuno che fa finta di stare per il cambiamento ma in realtà e' contro di esso.
Se pensavate che D'Alema prima e Veltroni dopo avessero cercato il dialogo con Berlusconi per fare il bene dell'Italia, scendete dalla vostra nuvoletta e prendete atto che gli reggevano il gioco (più o meno inconsapevolmente). Il risultato lo state vedendo e se non vi date una mossa lo vedrete ancora meglio domani.

Mettete dalla stessa parte della barricata chi provoca e chi risponde alle provocazioni o scordatevi di arrivare a cambiare qualcosa.

In base a questo criterio, Biro sta dalla stessa parte di Juro e io non ci sto a fare il loro gioco contestando le loro affermazioni.

Vorrei invece proporre una riflessione a quanti sono tentati di seguire Biro dividendo il mondo in padroni e lavoratori. Non fatelo, e non perché oggi dividere il mondo in padroni e operai è quantomeno problematico (io sono un professore di elettronica: sono un padrone o un'operaio?)ma perché questa è un'impostazione perdente. Per capire come mai seriamente bisognerebbe sapere come funziona quell'atteggiamento negativo di cui ho parlato nel precedente intervento, ma per ora mi accontenterò di richiamare la vostra attenzione su un fatto: se promuovere la lotta tra sfruttati e sfruttatori avesse risolto i problemi del mondo, come mai il 1900 (il secolo successivo a quello in cui Marx la propose) è stato peggiore del secolo precedente (con due guerre mondiali e tre regimi apertamente razzisti piazzati proprio al centro delle aree più ricche del mondo). Continuate su questa strada e il secolo in corso farà impallidire per crudeltà quello appena finito.

Ma ora torniamo a noi. Io il '68 l'ho vissuto e se qualcuno vi viene a dire che "allora noi facevamo cadere i governi" (sentita all'assemblea del Carmignani occupato di giovedì sera) sappiate che non si fece cadere proprio nessuno e che il nostro nemico di allora (la DC) ha continuata imperturbata la sua strada fino a morire di morte naturale agli inizi degli anni '90. Se questo è quello che si ottiene facendo la rivoluzione contro i padroni, andate a farvi una passeggiata al mare che ci guadagnate di più.

Nel '92 ero ancora all'università come studente (questa volta di Psicologia) e partecipai ad una riunione del collettivo studentesco. Quando li vidi parlare in termini di padroni e di lavoratori, mi sentii male. Resistetti per qualche decina di minuti, poi me ne andai disgustato.
Quel che è seguito negli anni '90 e seguenti lo sapete anche voi, quindi potete capire che il mio disgusto era motivato (e che la Pantera ha ben poco di cui vantarsi)

Ora siamo nel 2008. Se volete riproporre anche nel terzo millennio la lotta contro i padroni, buona fortuna non ve lo dirò perché è ampiamente dimostrato che questa lotta non risolve nulla e perché vi considero dall'altra parte della barricata rispetto alla mia lotta.

Contro cosa propongo di combattere io l'ho già detto nell'altro intervento: contro chi ha un atteggiamento negativo. Le mie non sono solo parole, perché io questa lotta la sto facendo da tre anni nella scuola dove lavoro (ITI di Pontedera). Lì combatto (da solo) contro l'atteggiamento negativo degli studenti cosiddetti medi (a me non è sfuggito che in Piazza Cavalieri, sempre giovedì, il rappresentante degli studenti medi mi ha chiamato "rompicoglioni" quando ha detto "venite da questa parte, professori, invece di stare sempre dall'altra parte a rompere i coglioni"), delle loro mamme e dei colleghi.

Gli studenti delle superiori non vedono l'ora di accodarsi alle vostre manifestazioni, ma pensateci due volte prima di dar loro il benvenuto perché loro stanno dall'altra parte nella lotta tra chi vuol costruire (perché questo è il fine dell'atteggiamento negativo) e chi più sfascia più si sente importante (e questo è l'atteggiamento negativo, che vede dalla stessa parte anche se per motivi molto diversi il governo attuale e la stragrande maggioranza degli studenti delle superiori).

Se volete cambiare solo una legge, provateci pure ma non meravigliatevi quando scoprirete che cambiare un solo tassello è molto, molto difficile (per non dire impossibile). Cambiare tutto in blocco, invece, sarebbe facile, se lo si volesse veramente (ovvero a livello emozionale e non solo a livello razionale). E di certo non lo vuole chi vi propone una lotta contro i padroni!

Anonimo ha detto...

È molto bello e interessante sapere che avete fatto una riunione tra le dirigenze per decidere l'orientamento della lotta, però non è che per caso vi è passato per la testa che oltre alle sigle e ai soggetti promotori poteva essere importante chiamare -che so- anche gli studenti?

È estremamente borioso e arrogante da parte vostra pretendere che 15 persone in una stanza possano rappresentare un movimento come quello che stiamo vivendo. Sinistra Per lo sapevamo che la pensa così, che le assemblee sono solo una perdita di tempo e che le decisioni vanno prese dai dirigenti. Speravamo che al Polo Carmignani Occupato le cose potessero essere diverse, ma evidentemente c'è qualcuno che si diverte ad andare in giro a parlare a nome degli altri.

Fate solo attenzione, state facendo un gioco pericoloso, e non è detto che vi riesca.

studentex ha detto...

Invito a mandare una mail al presidente della repubblica affinchè fermi questa legge.

https://servizi.quirinale.it/webmail/missiva.asp?msg=1&t=10%2F12%2F2008+2%3A53%3A51+PM
Ecco il link.

Nel frattempo rinnovo lo sdegno davanti alla condotta del polo Carmignani trasformato ieri sera in una specie di rave. Spero che chi lo gestisce si renda conto che quello non è il loro parco giochi nè il loro nuovo centro sociale ma la base di una protesta fatta da una massa di persone e realtà e che la mancanza di seiretà dimostrata può far perdere serietà a tutti e, cazzo, non ce lo meritiamo.

Inviterei anche a riflettere sull'utilità di un gruppo di discussione sulla lotta Zapatista e sull'emancipazione del sud america all'interno di una contestazione contro una precisa riforma.

Scrivo di nuovo quindi per un ritorno alla serietà immediato. e soprattutto se non si è capaci di fare delle azioni, meglio lasciare che rovinare il lavoro altrui con feste e gruppi di discussione casuali.
Opinione che sottolineo non è solo mia.

studentex ha detto...

meglio che sndiate su:

http://www.quirinale.it/

(non so mettere le url)
E clicchiate su posta in basso a destra, il link precedente non funziona bene.

Sopracciglia ha detto...

non per rispondere ai provocatori. ma luther blisset, al di là del nome scelto per postare, mi sembra parecchio arrogante.
continuiamo con la mobilitazione, dal basso e con contenuti.

Rocco Albanese (membro di Sinistra Per... che fa assemblee, e STUDENTE che parla con gli studenti, per le strade e nelle aule)

Alessandro Valenza ha detto...

caro luther blissett mi sembra molto strano che dal carmignani vogliate dar lezione di democrazia dal basso. Proprio ieri il gruppo di ingegneria in movimento ha ricevuto una mail che praticamente ci invitava a non presentarci all'assemblea di ingegneria indetta al carmignani. Il motivo è legato al fatto che abbiamo proposto di organizzare un assemblea in B11 con sospesione della didattica per coinvolgere tutti gli studenti nella scelta delle modalità di protesta condividendole con tutti gli studenti e alcuni hanno detto che l'assemblea di ingegneria si fa al carmignani e li si prendono le deicisioni. Cioè noi chiediamo di discutere con altre centinaia di studenti e gli occupanti del cargmignani si accontenano di 30-40 persone che discutono e decidono per tutti gli altri e ora vieni a dire che hanno deciso le dirigenze? Considerando che dentro le dirigenze c'erano pure gli occupanti del carmignani credo che sfugga qualcosa.

Il mio consiglio è di finirla con questa storia delle dirigenze e dei partiti e dei cazzi e mazzi, anche perchè ognuno di noi prima di essere membro di un movimento o di un gruppo studentesco è uno studente e un cittadino italiano che decide di partecipare o meno a forme di protesta nella difesa del bene comune.
Mi scuso con tutti se rispondo a certi provocatori che preferiscono dividere il movimento piuttosto che unirlo con queste storiette da Amici di Maria.

Cristy ha detto...

Salve, sono una studentessa del primo anno di scienze politiche e faccio parte del Polo occupato e partecipo costantemente alle varei attvità proposte. Vorrei solo farvi presenti delle cose.
1) La maggior parte delle persone non sa nulla di ciò ch accade a Pisa o di ciò che la 133 può causare, secondo me dobbiamo sfruttare le tv nazionali.
2) in molti atenei d'Otalia non sanno nulla e secondo me dobbiamo creare un collegamento con tutti gli atenei italiani ed io personalmente ho raccontanto ciò che è successo a Pisa ad amici di Torino e Pescara, che hanno promesso di attivarsi e ad un ragazzo di Siena che ha usato appellativi "gradevoli"riguardo alla nostra mobilitazione, definendola una brutta copia del '68 e definendo noi populisti demagogici con atteggiamento antidemocratici.
3) Alcune scuole superiori della mia zona(Follonica), privi di rappresentanti e hanno grossi problemi a venire a Pisa per seguire le assemblee, non sarebbe opportuno organzizare dei gruppi da portare nelle scuola per parlare di ciò che accade?

cikki ha detto...

Solo per dire che l'assemblea di ieri al polo carmignani è stata una perdita di tempo.
SI E' PARLATO DI TUTTO TRANNE CHE DI 133, NON SI E' DATO SPAZIO AI REFERENTI DEI TAVOLI DI LAVORO E INVECE C'è CHI SI E' PRESO IL MICROFONO E HA PARLATO PER ORE DI NULLA! (anche la collaborazione con l'assemblea antirazzista va bene, ma come CONTORNO non come tema dell'assemblea! ... e soprattutto che cacchio c'entrava la festa!???)

Io ero scettica sull'occupazione del polo carmignani ma ho visto che MOLTI SI FANNO VERAMENTE UN MAZZO TANTO e organizzano tavoli di lavoro che mi pare siano seri.

Il fatto è che ci sono gruppi di persone che quando entrano nelle piattaforme, invece di aderire a quello che si fa (in questo caso lottare contro la 133) mi pare portino in primo piano e impongano CON ARROGANZA E PRENDENDOSI I MICROFONI solo le LORO lotte.

Io credo che si debbe tornare nelle singole facoltà e lavorare dall'interno di ognuna di esse.
A fisica ci stiamo riuscendo:

volantinaggio al mercato, in corso italia, al pisa book festiva, organizziamo ripetizioni gratuite al carmignani per attirare gli studenti delle superiori e le loro famiglie, idee di lezioni sotto la torre e molto altro ancora...

Nev-Mal-Lassie ha detto...

E che dire? Io appoggio in pieno GG (un'altra volta). Concentriamoci sulle proposte concrete e su ciò che si deve fare. I media non ci ascoltano? Non otteniamo risultati?
Evidentemente non facciamo abbastanza.
Il futuro in gioco è il nostro e questo rimane.
Infine, commenti come quelli di Juro (sogni di gloria? macché, per adesso pensiamo ad arrivare alla fine del mese) ben vengano, mentre cominciano ad emergere le differenze almeno ci ricordano perché rimaniamo uniti.
Ps. Noi domattina (lunedì) andremo a portare qualche volantino all'Università di SP...se qualcuno vuole unirsi è benvenuto.

studentex ha detto...

Sono d'accordo con cikki, ha fatto una bella descrizione di quella che è stata l'assemblea ieri. Farei anche notare che già dall'8 ottobre trasparì la volontà generalmente condivisa di non dare colorazione politica alla protesta, in quanto riguardante tutti gli studenti in quanto tali, in difesa del loro diritto allo studio e della pubblicità dell'università; ieri invece abbiamo sentito affermazioni come "dobbiamo stare all'estrema sinistra", oppure vengono proposti gruppi di discussione sul movimento zapatista, che per quanto interessanti possano essere, non possono oscurare quello che dovrebbe essere il vero motivo dell'occupazione del carmignani e delle assemblee in esso tenute, ovvero la lotta alla legge 133. Sono state spese molte parole, soprattutto dai collettivi, sulla mancanza di tempo, e allora non perdiamolo!
Inoltre sono contrario alla proposta di alcuni circa la regionalizzazione della protesta al solo movimento studentesco. No, non dobbiamo rimanere separati dagli altri movimenti di protesta che coinvolgono altre realtà; solo se saremo uniti prenderemo voce! Rimanendo un fenomeno isolato, rimarremo ai margini. Molto bene le iniziative che stanno portando avanti a fisica, un buon modo per informare e coinvolgere le altre realtà di cui sopra parlavo. Da prendere come esempio!m

Biro ha detto...

Prima di tutto voglio rispondere a guido p (e lo faccio senza offendere nessuno):
sinceramente non capisco proprio il motivo per cui io e il "provocatore" dobbiamo essere dalla stessa parte della barricata, non ti permettere più di dirlo...
sono anche convinto che juro non sia un provocatore come dite voi (ci puo stare ma non posso saperlo perchè non lo conosco nemmeno, e poi non ha detto solo stronzate ma anche cose vere), secondo me è semplicemente una persona che è favorevole alla legge 133 per svariati motivi, perchè forse si è lasciato convincere dalla propaganda del governo (come del resto penso sia la maggior parte degli italiani, siamo realisti...), e penso sia importante avviare un dialogo con lui. Certo, se ogni volta che si incontra qualcuno che è favorevole alla legge e gli si da subito del provocatore (o del fascista...) non si va da nessuna parte, dobbiamo accettare il fatto che moltissime persone non la pensano come noi e dobbiamo convincerle, facendo loro capire che le nostre proteste sono giuste.

Riguardo al discorso su padroni e lavoratori, io ho parlato in modo molto generico, senza spiegarmi bene...non voglio entrare nei dettagli sennò il discorso diventa lungo (si potrebbero scrivere libri su libri), però penso (e questa è solo la mia opinione) che il marxismo sia una teoria ancora abbastanza valida, che riesce a spiegare tante cose; certo, come tutte le teorie scientifiche, anche il marxismo va rivisto e corretto col passare del tempo, e infatti andrebbero ridefiniti ad esempio i concetti di classe (comunque te sei un lavoratore, è ovvio...), ma io ho parlato in modo molto generico e non volevo certo proporre la rivoluzione in questo momento (non sono così scemo...),
volevo solo dire che secondo me questa legge vuole rendere l'università un lusso per pochi, ed in questo senso dicevo che è fatta apposta per i padroni...
Io voglio solo lottare per cambiare questa legge, il resto sono altri discorsi che dobbiamo lasciare perdere per il momento.

Sono rimasto allibito a leggere il tuo commento, io posso avere idee diverse dalle tue ma dire che sono dall'altra parte della barricata è assurdo, pensaci bene...

Guido P ha detto...

*La maggior parte delle persone non sa nulla di ciò ch accade a Pisa o di ciò che la 133 può causare*, Cristy, e secondo te *dobbiamo sfruttare le tv nazionali*?

Ma se le tv nazionali non fanno altro che mostrare lo scempio della cosa pubblica che viene fatto ora da quelli di ora e ieri dal 90% di quelli di ieri!

Se qualcuno si era chiesto come avevano fatto i tedeschi per bene a non sapere nulla di quello che accadeva nei campi di sterminio e neppure gli altri stati e neppure la chiesa e neppure quelli che stavano per diventare le prossime vittime... adesso lo sa. Si fa come fanno gli italiani da molti anni a questa parte, voltandosi dall'altra parte.

Se qualcuno si era chiesto come fanno i siciliani per bene o i campani per bene a non sapere nulla di quello che fa Cosa Nostra o la Camorra... adesso lo sa.

Se più modestamente qualcuno si era chiesto come facevano i tifosi del calcio a non sapere di quello che faceva Moggi e non solo lui... adesso lo sa.

In molti atenei d'Italia non sanno nulla? Oh poverini, andiamo a informarli noi...

Gli studenti delle superiori di Follonica hanno grossi problemi a venire a Pisa per seguire le assemblee? O poverini, quanto mi dispiace...

Ora domani quando torno a scuola voglio vedere quanti dei miei studenti che non erano in classe venerdi' scorso hanno utilizzato il loro tempo per andare in piazza a parlare o almeno quanti si sono dati la pena di sbirciare su Internet per che cosa manifestavano quelli che c'erano.

Se pensate che loro sono le vittime e quelli che stanno a Roma i carnefici, mi sa che avete dimenticato un po' troppo alla svelta che quelli che stanno a Roma ci sono stati mandati e non certo da fantasmi.

Organizzate *ripetizioni gratuite al carmignani per attirare gli studenti delle superiori", miss Cikki? Vedrete come arriveranno a frotte :-))))

Io da anni offro ripetizioni gratis a tutti i miei studenti tutti i pomeriggi, basta che me lo chiedano il giorno prima, e ancora devo trovarne uno che venga per davvero (qualcuno che viene per finta lo trovo tutti gli anni, ma quando gli chiedo cosa è che ha studiato senza capire...)

L'assemblea di ieri al polo carmignani è stata una perdita di tempo? Hai visto tu quante righe di commento ha suscitato l'intervento mio in cui in pratica dico che me ne sono andato dall'assemblea del Carmignani di giovedi sera prima che finisse nperché l'atteggiamento che hanno a Roma verso la scuola (e non solo verso di essa) era anche l'atteggiamento di quelli che hanno parlato al microfono e quindi necessariamente anche l'atteggiamento della maggioranza dei presenti?

Alessandro Valenza ha detto...

appogio in pieno il discorso di cikki. Ad ingegneria stiamo portando avanti questa linea. Diffusione ed informazione a tutti i livelli per far sapere cosa succede. Noi non ci siamo accontentati di vedere 500 persone all'assemblea in b11 e 3000 in piazza dei cavalieri. Siamo consapevoli che la nostra facoltà ha 12000 studenti e dobbiamo raggiungere tutti.
Dici bene: le feste e il cazzeggio non fanno parte di questa protesta. Non abbiamo tempo da perdere perchè mentre c'è qualcuno che balla e qualcun'altro che si fa una canna a livello di governo corrono verso strade buie e tempestose pronti a rovinare il nostro sistema università.
Da domani mattina si riparte. Volantinaggio a tappeto e nuovi incontri con studenti ricercatori docenti e personale ATA. Banchetti informativi e stiamo valutando una protesta in piazza dei miracoli con volantini multilingue.
Come vedete non cito mai il gruppo di appartenenza e spero che la gente se ne renda conto che non siamo sotto elezioni.
Ciao e buon lavoro a tutti

Biro ha detto...

Volevo dire un'altra cosa, pur non essendo stato all'assemblea al carmignani so benissimo di cosa parlano cikki e studentex quando dicono che il carmignani occupato è stato trasformato in un rave e che si parla di tutto tranne che di 133 etc....
Di cortei ne ho visti diversi negli ultimi ani, e una cosa cosa che mi fa incazzare tantissimo è vedere i soliti briai che strumentalizzano la protesta e vanno in piazza solo a fare casino, a imbriaarsi, a fumare, a ballare con la musica a tutto voleume, a scrivere sui muri etc...
(questi sono i veri "provocatori" secondo me)
Speravo che almeno stavolta ìnon si fosse dato spazio a questa gente, però dai vostri commenti ho capito che anche stavolta purtroppo questa gente cerca di imporsi a scapito di chi vuole invece lottare e protestare seriamente, e mi dispiace molto.

però bisogna andare avanti e portare avanti iniziative serie, cercando di isolare chi vuole approfittare della protesta solo per fare casino

Blanche ha detto...

Sono solidale con la vostra lotta, la legge 133 è un vergognoso passo indietro di quarant'anni. Sono laureata da un paio di anni, ma sono scesa in piazza con voi e credo che lo rifarò il 23 ottobre. Tuttavia, se mi permettete un appunto, non ho trovato molta voglia di parlare con chi non aderisce ad una particolare sigla, mi sembra che ci sia, paradossalmente, una certa chiusura verso l'esterno. E poi ho sentito molte parole, molta voglia di scimmiottare i padri sessantottini e poca voglia di fatti concreti che, come la storia insegna ,si ottengono con molto più di un'occupazione isolata.

Guido P ha detto...

Ciao Biro

mi fa piacere che tu mi abbia risposto e non trovo per nulla offensivo quello che mi hai detto tu.

Premesso questo, ora entriamo nel merito (e non è una cosa personale, per cui invito tutti gli altri a seguirci; non si va da nessuna parte se non si capisce chi sta dalla tua parte e chi sta dall'altra)

*Sono rimasto allibito a leggere il tuo commento*.

Questo mi fa piacere (e non perché ci godo a far star male gli altri)

*io posso avere idee diverse dalle tue ma dire che sono dall'altra parte della barricata è assurdo, pensaci bene...*

Di quali sono le tue idee e quali le mie parleremo dopo, quando sarà chiaro che tiriamo dalla stessa parte del carro sul piano emozionale relativamente alla legge 133 (perchè se tiriamo da parti opposte, una delle due parti non vuol capire e a parlarci gli si riconosce una buona fede che non ha).

*sinceramente non capisco proprio il motivo per cui io e il "provocatore" dobbiamo essere dalla stessa parte della barricata*

Anche se la laurea in psicologia non l'ho mai presa (e l'entità delle tasse universitarie attuali ci ha avuto una parte non trascurabile), la mia è una diagnosi di psicologia e ha la stessa attendibilità di una diagnosi di un medico o di un ingegnere. Nessuno è infallibile, ma se il tuo medico ti fa una diagnosi tu non gli dici *non capisco proprio perché fa questa diagnosi*. Non glielo dici perché è ovvio che non lo capisci, non essendo un medico, e non c'è nulla di male in questo.

A questo punto tu potevi chiedermi di spiegarti in base a cosa avevo tratto quella conclusione. Invece mi hai detto: *non ti permettere più di dirlo...*

Tu puoi tappare la bocca al tuo medico, ma non è per questo che la sua diagnosi diventa meno vera (anzi...)

Nel mio primo intervento io mi sono offerto di spiegare a chiunque lo volesse sapere cosa vuol dire avere un "atteggiamento emozionale negativo" (e nell'ambito di questa spiegazione s'impara anche a riconoscere chi parla per provocare e chi parla per esprimere le sue idee).

Tu sei libero di dirmi che non te ne importa nulla di conoscere questo atteggiamento, ma dopo il tuo *sinceramente non capisco* diventa un'altra cosa.

Capire questo atteggiamento non è roba per tutti i denti, ma io qui mi sto parlando a persone che si avviano ad essere il top della conoscenza e che la finezza che io chiedo qui la usano tutti i giorni, quando studiano le loro materie d'esame.

Se non volete usarla per capire chi vuole un'università funzionante e chi no, liberi di farlo. Ma dopo che nessuno venga a dirmi *sinceramente non capisco cosa avrei potuto fare io per far andare le cose diversamente in Italia*.

Juro ha detto...

Visto che in questo sito a quanto pare nessuno sa relazionarsi con il prossimo non solo non rispondendo alle domande ma additandomi come "il provocatore", addirittura da qualche parte è uscito pure la parola fascista (ah tra parentesi essendo non solo falso ma persino reato punito dalla legge, il prossimo che si azzarda a scrivere una cosa del genere verrà prontamente querelato perchè bambini miei siete cresciuti, avete più di 20 anni e dovete rispondere di ciò che dite, quindi occhio!), vi pongo solo una semplice domanda guardiamo se almeno ad una sapete rispondere.

DOMANDA:
Nel caso in cui i tagli siano veramente previsti fate bene a protestare, ma mi dite in quale documento del governo è scritto ciò?

PS: ovviamente voglio il disegno di legge del governo firmato e controfirmato.

Blanche ha detto...

Visto che viviamo in un civilissimo Paese in cui si governa a colpi di decreto, vorrei seganalarvi questa iniziativa (forse inutile non so, tentar non nuoce e non costa nulla):

http://www.sabinaguzzanti.it/2008/10/13/mail-a-napolitano/

Il mio precedente messaggio è stato, come sospettavo, ignorato, magari oggi sono più fortunata...

Municha ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nev-Mal-Lassie ha detto...

BLANCHE: già fatto, avanti così! Grazie per il link. Grande Sabina, almeno ci da un po' di visibilità. Grandissimo Sofri sull'inserto satirico dll'Unità di oggi, (andate a vederlo), bellissime le foto di piazza dei Cavalieri (complimenti a chi le ha fatte, non ricordo il nome, scusa) e splendida vignetta in ultima pagina.
Intanto, giusto per sapere, è sfuggito a me o Travaglio e Grillo ci ignorano del tutto?

Municha ha detto...

Ragazzi,qualcuno ha assistito alle ultime riunioni a palazzo Carmignani?sapete se per caso sono stati posti all'attenzione i bilanci dell'uni?io penso che se si riuscissero a giustificare economicamente le spese sostenute dall'uni(perchè si potrebbe contestare alla struttura università che i soldi si sprecano, e si avrebbero tutte le ragioni a dirlo FINO A PROVA CONTRARIA)si potrebbe lavorare sul modo di far quadrare quelli...inoltre la mia mente ha partorito un'altra cosa insana...in teoria,una volta superato un esame un qualunque studente dovrebbe aver acquisito una buona conoscenza della materia di quello stesso esame...dunque,per le attività di laboratorio non si potrebbero alternare studenti volontari che magari illustrino le procedure,ovviamente preventivamente preparati o testati da qualcuno che sia competente??io lancio la proposta dicendo che mi è cascata...

Alessandro Valenza ha detto...

DOMANDA:
Nel caso in cui i tagli siano veramente previsti fate bene a protestare, ma mi dite in quale documento del governo è scritto ciò?

PS: ovviamente voglio il disegno di legge del governo firmato e controfirmato.

Juro provo a risponderti. La nostra contestazione parte da una critica all'opportunità di un taglio che verrà fatto in finanziaria. La legge 133 infatti pone una serie di opportunità tra le quali il taglio del finanziamento alle università. Ma non ci surriscalederemmo tanto se non fossero già arrivate le comunicazioni dalla commissione cultura. In quella sede infatti c'è stata la relazione dell'esponente del PDL che ha comunicato i seguenti dati:
2.3 Sistema universitario e formazione post-universitaria con stanziamento in conto competenza pari a 7.955,2 milioni di euro (- 0,6 per cento rispetto al bilancio 2008, pari a 48,3 milioni di euro). I principali stanziamenti relativi a questo programma riguardano: a) Fondo per il finanziamento ordinario delle università (2.3.2. - interventi - capitolo 1694) con 6933,6 milioni di euro, che registra un incremento di 67,9 milioni di euro rispetto al 2008 (spesa non rimodulabile); b) Fondo da destinare all'incremento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema universitario statale (2.3.2. - interventi - capitolo 1699), con dotazione di 550 milioni di euro, pari a quella del bilancio 2008 (spesa non rimodulabile); c) Borse di studio post laurea (2.3.2 - interventi - capitolo 1686) con 160,6 milioni di euro, che registra una riduzione di 23,2 milioni di euro rispetto al 2008 (spesa non rimodulabile); d) Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario (2.3.2 - interventi - capitolo 1690), con 63,8 milioni di euro, che registra una riduzione di 28,4 milioni di euro rispetto al 2008 (spesa rimodulabile); e) Contributi alle università e agli istituti superiori non statali (2.3.2 - interventi - capitolo 1692) con 88,4 milioni di euro, che registra una riduzione di 40,1 milioni di euro rispetto al bilancio 2008 (spesa rimodulabile); f) Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti (2.3.2 - interventi - capitolo 1713) con 67,4 milioni di euro, che registra una riduzione di 9,7 milioni di euro rispetto al bilancio 2008 (spesa non rimodulabile); g) Fondo per l'edilizia universitaria (2.3.6. - investimenti - capitolo 7266), con 3,9 milioni di euro, che registra una riduzione di 11,1 milioni di euro rispetto al bilancio 2008 (spesa rimodulabile).

Come puoi vedere aumenta leggermente l'FFO e diminuiscono tutte le altri voci di spesa. Secondo te se non facciamo sentire la nostra voce in questo periodo per evitare che i tagli si concretizzino quando dovremmo farli sentire? A finanziaria approvata non è più utile. Allora ci mobilitiamo ora che i segnali sono preoccuppanti cercando di salvare il salvabile.
Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Se ti servono altre informazioni te le fornisco volentieri.

Alessandro Valenza ha detto...

Blanche provo a darti una risposta sul problema che poni.
Personalmente sono daccorso con te e ritengo che i risultati si ottengono con una sensiblizzazione ed un coinvolgimento di tutte le componenti cittadini dalle sigle sindacali a quelle studentesche passando per quelle cittadine perchè penso che un università pubblica sia un bene prezioso per tutti.
Il mio gruppo ha pertanto deciso di intraprendere un percorso di informazione a livello studentesco in tutte le facoltà e a livello cittadino con volantinaggi periodici in città. Questa mattina ad esempio alla stazione e alla fermata degli autobus c'erano volantini informativi sul perchè è nata la protesta studentesca.
Non credo che scimmiottando i padri sessantottini si ottenga qualcosa perchè i tempi sono cambiati e perchè in generale gli "ATTI SECONDI" di film già visti riscuotono meno successo degli originali oppure deludono totalmente.
Questa non è una lotta di classe come nel 68 ma una battaglia di popolo contro la perdita di un bene comune come l'università pubblica. Spero di aver risposto adeguatamente, anche se mi rendo conto che non è facile fare una sintesi dell'articolazione del movimento studentesco attuale.

Juro ha detto...

Oh finalmente qualcuno che sa almeno di cosa sta parlando! Meno male cominciavo a perdere le speranze.

Ah allora la situazione è un pò diversa se ho capito bene, correggimi pure se sbaglio. Siamo passati dalla protesta contro una legge già approvata che tagliava di certo i finanziamenti ad una protesta contro l'opportunità di un eventuale taglio che verrà fatto in finanziaria e che questa legge dovrebbe garantire.
A parte il fatto che mi sfugge ancora quale parte della legge garantisce l'opportunità di futuri tagli, mi potresti dire dove hai preso questa comunicazione della commissione cultura e chi sia questo esponente del PDL, giusto per dare nome e cognome alle cose.

Alessandro Valenza ha detto...

Juro il discorso è molto semplice. C'è una legge che è la 133 (conversione del DL 112) che è stato approvato in fretta e furia d'estate senza dibattito parlamentare. Questa legge e quindi il relativo decreto verranno inseriti nella finanziaria. La legge parla dell'opportunità per gli atenei di diventare fondazioni private e della previsione e necessità di un taglio di 500 milioni di finanziamento alle università (che servono per coprire parte dell'ICI).
Se fanno una legge del genere vuol dire che hanno intenzione di applicarla altrimenti perchè la farebbero? Il momento della sua applicazione sarà la finanziaria e quindi dobbiamo intervenire prima che la finanziaria venga approvata altrimenti non si potrà fare più niente. Il nostro intervento deve essere finalizzato al ritiro della legge 133 per evitare danni in finanziaria.
Le informazioni sulla commissione cultura le trovi al seguente link:

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/chiscobollt.asp?content=/_dati/leg16/lavori/bollet/framedin.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/200810/1009/html/07/

e il nome del relatore del PdL è Benedetto Fabio GRANATA.
Mi scuso se alcune informazioni non saranno precisissime ma sono un aspirante ingegnere e non un giurista e quindi faccio una certa fatica ad interpretare tutte le leggi

Nev-Mal-Lassie ha detto...

Per i dottorati, tanto per dirne una, si sta già profilando la riduzione (a Firenze siamo al 50%), la fine dei rimborsi per missioni e del supplemento estero.
La mia fantastica coordinatrice di dottorato (donna eccezionale che non smetterò mai di ringraziare) ha tirato avanti fino ad ora praticamente senza soldi, organizzando le lezioni con sue conoscenze (per fortuna tante) che si prestavano gratuitamente.
Cosa succederà adesso non oso immaginarlo.
Siamo allo scandalo.

Nev-Mal-Lassie ha detto...

Con un'amica siamo state stamani all'università della Spezia, dove si sapeva poco o nulla.
Abbiamo fatto un po' di volantinaggio e lasciato contatti e matriale ai rappresentati (che erano stati ieri sera al Carmignani), ma la situazione di disinformazione degli studenti era desolante.
Non sarà tanto ma almeno adesso qualcuno sa.
Ah, ALEXANDROS...altro che poco chiaro, sei stato cristallino. Grazie mille per queste ulteriori delucidazioni.

Blanche ha detto...

Grazie Alexandros, sottoscrivo. Speriamo bene, eh...

tarabaralla ha detto...

Nel caso in cui i tagli siano veramente previsti fate bene a protestare, ma mi dite in quale documento del governo è scritto ciò? (Juro)

Legge 133/2008, art. 66, c. 13:
«l'autorizzazione legislativa […] concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013».

Aggiungere questi tagli alla facoltà alla trasformazione delle Università in enti di diritto privato significa semplicemente aprire la strada ad aumenti esponenziali delle tasse universitarie, senza vincoli: non è questione di quali imprese vogliano investire nelle università, è semplicemente una deregolamentazione normativa. Per il cambiamento in fondazione privata basta una manciata di euro da parte di una qualsiasi cassa di risparmio: in compenso gli atenei potranno innalzare le rette per coprire i buchi di bilancio dati dalla stretta dei finanziamenti pubblici.
Insomma: cavare soldi dalle tasche degli studenti senza innalzare la qualità formativa.
Insieme ci sarà un maggiore protagonismo del privato (già previsto dalla Riforma Berlinguer) ma molto relativo e soprattutto con effetti deleteri dal punto di vista del respiro didattico e dell'autonomia culturale degli atenei, che in alcuni casi potranno trasformarsi in corsi di formazione aziendali.

Juro ha detto...

Cito dal corriere fiorentino del 26 settembre 2008 uno spaccato dell'intervista fatta dalla giornalista Antonella Mollica ad un certo Riccardo Grasso, che dovrebbe essere -da quanto ho capito- amministratore delegato dell'Università di Pisa.

«La situazione del 2008 è molto preoccupante perché se è vero che il disavanzo di 8 milioni di euro provocato dagli aumenti degli stipendi è stato coperto dal ministero, la Finanziaria ha ridotto del 5% il finanziamento ordinario: significa minori entrate per 9 milioni di euro».

Cosaaa??? Aumento degli stipendi?
Certo quelli che proponete sono numeri impressionanti ma se tenete conto che la riduzione delle entrate è di 9 milioni e l'aumento degli stipendi di 8 milioni (peraltro aumento ingiustificato vista la qualità MOLTO scadente del servizio, ma qui se n'è già parlato) mi sa che combattete il nemico sbagliato.

Ovviamente io intendo per la nostra causa, poi lo so anch'io che in Italia ci sono gli sprechi, che i parlamentari prendono cifre esorbitanti di stipendio, però sono dell'opinione che intanto sarebbe meglio partire dal basso: era proprio necessario un aumento degli stipendi di 8 milioni (tra l'altro coperti dal ministero neanche dal budget) quando ci sono le Università che stanno fallendo? Secondo voi perchè le vogliono privatizzare sennò. Sono indebitate peggio dell'Alitalia. Contando solo quelle toscane: Pisa ha un bilancio in pareggio ma le previsioni per il 2008 sono negative anche a causa dell'aumento degli stipendi. Firenze aveva un buco di 50 milioni poi ripianato non riducendo qualche corso (perchè se ne può parlare all'infinito ma ci sono dei corsi inutili: scienze per la pace mi spiegate a cosa serve e che prospettive ha quando uno esce di lì?) ma vendendo edifici come Villa Favard, le Montalve, la villa di via Gramsci. Per il 2008 l'Ateneo prevedeva un disavanzo di 27 milioni. Ma era prima degli ultimi tagli previsti dalla Finanziaria. Per non parlare di Siena dove ultimamente si è scoperto da un giorno all'altro così magicamente un buco che per ora si attesta a 50 milioni, ma i più ottimistici presumono possa ammontare a 100-150 milioni di euro forse di più. E di chi è la colpa?? Boh!! Sono statali. Prima combattiamo i vagabondi che vediamo tutti i giorni, poi pensiamo agli altri.
Devono andare a casa!!!

Alessandro Valenza ha detto...

Caro Juro in quest'ultima tua valutazione mi dispiace dirtelo ma hai preso delle cantonate pazzesche e ti spiego subito il perchè.
Grasso è il direttore amministrativo dell'università di Pisa.
La situazione stipendiale universitaria è radicalmente cambiata dal 1999 anno della famosa autonomia universitaria. Fino a quell'anno infatti tutte le economie delle università venivano direttamente gestite dai ministeri. Da quell'anno ogni ateneo si amministrava come meglio voleva attraverso il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO). Però in tutta questa autonomia si sono dimenticati di rendere autonoma la contrattazione dei docenti. Sai come funzionano gli stipendi dei docenti? Per scatti biennali di anzianità. Se hai letto la legge 133 vedrai che si parla di una proroga di 12 mesi sull'anzianità dei docenti. Cioè si parla di far scattare l'anzianità e quindi lo stipendio dopo 3 anni anzicchè 2 e su questo sono personalmente daccordo. Francamente è l'unica cosa che mi piace della 133.
Quindi i docenti non hanno una contrattazione sindacale ma uno scatto automatico ogni 2 anni.
Da dove derivano i bilanci negativi degli atenei? Dal fatto che gli aumenti di FFO di anno in anno dal 1999 non sono stati sufficienti a coprire gli scatti biennali. Il risultato è che a Pisa gli scatti biennali hanno portato ad un aumento delle spese di 135 milioni di euro in 5 anni con una copertura ministeriale di 60 milioni di euro. Questi fino al 2004, anno in cui i finanziamenti ministeriali che aumentavano di circa il 3% ogni anno. Da questo punto in avanti l'FFO è stato praticamente invariato, mentre gli scatti biennali continuavano a salire. Ora di chi è la colpa? Dei governi che dal 1999 non hanno mai fatto una legge che ponesse i contratti dei docenti con contrattazione collettiva. Perhè ora dovrebbero pagare gli atenei, gli studenti e i ricercatori?
Spero di essere stato chiaro.
Come vedi i cattivi sono quelli che stiamo affrontando

Juro ha detto...

Sì ok Alexandros, grazie per la lezione sulle modalità di retribuzione dei professori, ma sinceramente c'entra poco o nulla con il problema che avevo affrontato io.
Io ho solamente detto che l'aumento c'è stato poi come e perchè è un altro discorso su cui peraltro non mi sono nemmeno espresso (quindi cantonata di che!), ma c'è stato. PUNTO. Il dato era che l'aumento degli stipendi da un anno all'altro corrisponde esattamente alla riduzione dei finanziamenti. Ora mi dici te in quale azienda privata nel mondo in caso di servizio scadente, assenze spropositate e soprattutto bilancio in rosso aumenta gli stipendi dei dipendenti, che tra l'altro voglio dire non vivono sotto i ponti, basta vedere il parcheggio del Polo A o i bilanci usciti qualche mese fa per avere un'idea.

Ora io non so se privatizzandole le cose miglioreranno oppure no, se c'è un piano dei soliti furbetti per fare le loro classiche "smafiate" e se le tasse rimaranno invariate, so però che ora come ora da servizio pubblico non fa schifo, di più, quindi prima di "fare la guerra per 1 euro" aspetto al max avrò perso 1 euro.

Alessandro Valenza ha detto...

secondo me Juro il problema è direttamente legato.
Esistono tantissime aziende che premiano i loro dirigenti che rovinano l'azienda. In Italia siamo pieni di casi ecclatanti. Telecom con Tronchetti Provera, Geronzi che ha rovinato prima trenitalia e poi Telecom. i casi sono tantissimi ed elencarli tutti non basterebbe un sito.
La differenza tra i casi enunciati e l'università è che: i contratti dei docenti non li decide nessuno, solo lo Stato con una legge. Quelli dei manager delle aziende dai CdA.
Quindi prima di rivoluzionare il sistema università si dovrebbe intervenire sugli stipendi dei docenti con criteri uguali a tutte le altre categorie statali.
Ti ho semplicemente spiegato come mai c'è il buco nei bilanci e di chi è la colpa. Prima di dire che è vergognoso che si siano aumentati gli stipendi bisogna chiedersi chi li ha aumentati? e in secondo luogo se questo è giusto oppure no. Secondo me è giusto che venga dato un adeguamento istat degli stipendi come per i metalmeccanici cosi per i docenti. Infine ritengo che il servizio erogato dall'ateneo pisano non sia scadente. Molti docenti sono di assoluto livello. Fanno il loro lavoro con passione e disponibilità. Invece le strutture sono da rivedere e in tal senso l'intervento del governo taglia i fondi e quindi peggiora le cose.
Spero di essere stato chiaro
Ciao

Alessandro Valenza ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alessandro Valenza ha detto...

scusa ho detto una cantonata: non è geronzi quello di trenitalia ma cimoli.
Prima ha rovinato la ferrovie dello stato e se ne è andato con una buonauscita di 7 milioni di euro e poi è andato in alitalia e non ha raggiunto nessuno degli obiettivi ottentendo una buona uscita di 8 milioni di euro.
Geronzi è quello dei crack parmalat e cirio

Juro ha detto...

Sì sì so benissimo cosa hanno fatto, ma infatti sono dirigenti e manager, io sto parlando di dipendenti che è una cosa diversa. Ai dipendenti non vengono aumentati gli stipendi fidati se le aziende vanno male anzi a volte nemmeno ce l'hanno più lo stipendio come gli operai di Termini Imerese visto che hai parlato di metalmeccanici.

Per quanto riguarda la qualità del servizio comunuqe esistono classifiche ufficiali stilate ogni anno in base a criteri oggettivi e mi dispiace perchè è la mia città ma Pisa è al 20° posto molto sotto Napoli, Ancona e L'Aquila, che non sono certo la Bocconi, vero?

Per concludere un conto è un adeguamento del contratto un altro è un aumento di 8 milioni di euro nella sola Pisa. A me pare un pò eccessivo poi oh liberissimi di pensarlacome volete.

Polo Scientifico FI ha detto...

Questi sono i link relativi alle iniziative promosse dal polo scientifico di Firenze-

www.studentidisinistra.org

www.sestograd.org

Partecipate numerosi!

Grazie

Massena ha detto...

Elisa del Polo Carmignani,
a quanto pare la critica non è deleteria ma costruttiva e ben mirata.
Io personalmente consiglierei di essere più terra terra ed iniziare ad usare un linguaggio scevro da slogan, in modo che l'italiano medio capisca. Chi è l'italiano medio? la schiacciante maggioranza di questo paese, colui (o colei, certo) che si informa guardando la De Filippi o l'isola dei famosi.
Pensieri dell'italiani medio sull'università:
1)professori: gente strapagata e corrotta
2)ricercatori: che roba è? cosa si sono persi?
3)Personale tecnico-amministrativo: fannulloni come gli impiegati dei ministeri
4)studenti: parassiti della società che impediscono al governo del santo e altruista Silvio di abbassare le tasse. Se vogliono studiare si facciano foraggiare per intero dai genitori (o lo facciano da soli) come succede negli Usa, invece di pretendere una università pubblica.
COn questa realtà si fanno i conti, prima che con il governo, e non è certo occupando un binario e scassando alla gente che va a lavorare che li portate dalla vostra parte!
Sono d'accordo con Cikki e con chi vede una deriva autoritaria e dirigista del Carmignani.
Dott Pronopio, a proposito di unità: perché è stato impedito ad ateneo studenti di parlare il 15? nei loro volantini non si dicono favorevoli alla legge, sono casomai illusi se sperano che la sola CRUI possa salvare l'università. Ma fateli parlare e poi criticateli!
Sono lieto di vedere che l'urgenza delle feste non è condivisa da tutti e ricordo che alla Fascetti ci sono persone che hanno il diritto di dormire, la notte, e non solo chi fa il tirocinio all'ospedale.
Basta con il rave non c'è niente da festeggiare!