venerdì 10 ottobre 2008

Nelle aule e per le strade: la protesta continua!

La protesta contro la legge 133/08, che ha visto la partecipazione di migliaia di studenti, docenti, precari e membri del personale tecnico amministrativo all’Assemblea di Ateneo tenutasi in Piazza dei Cavalieri lo scorso 8 ottobre, prosegue, passando dalla piazza e dalle aule di Facoltà.

Da lunedì 13 ottobre alla normale attività didattica delle Facoltà dovranno sostituirsi iniziative di informazione e approfondimento circa la situazione in cui presto verseranno gli atenei italiani in seguito alle misure adottate con la legge 133. Le facoltà rappresentano, infatti, il luogo dove meglio possiamo far incontrare tutte le componenti dell’università in momenti di vero confronto ed elaborazione.
E’ di vitale importanza che il clima di mobilitazione di questi giorni non si spenga e la protesta continui, al fine di evitare che quanto previsto da questo provvedimento venga riconfermato dalla legge Finanziaria.

Riteniamo essenziale che, in un momento tanto critico per l’università pubblica, il mondo accademico tutto faccia sentire la sua voce in un coro unanime di protesta che veda schierarsi su un unico fronte anche quelle parti che in altri momenti sono state tra loro contrapposte.
Docenti, studenti, ricercatori personale amministrativo sono chiamati a spendersi, ciascuno per la sua parte, in prima linea in una protesta che li veda tutti come protagonisti attivi nella difesa compatta del sistema universitario pubblico.
Per quest’obiettivo è fondamentale raggiungere l’opinione pubblica. Il 23 Ottobre, quindi, ci sarà una manifestazione col fine di dimostrare che l’Università, la ricerca e l’istruzione sono temi che devono riguardare l’intera società e Pisa come città universitaria.
Vi esortiamo, dunque, ad unirvi alle varie iniziative previste in questi giorni e a non sottovalutare la drammaticità della situazione, anche se ciò dovesse significare rinunciare oggi ad una lezione che a breve potrebbe non esserci più garantita.

1 commento:

giomag ha detto...

Ciao, sono padre di una studentessa di Bergamo che frequenta scienze politiche alla vostra università. Sto seguendo con apprensione quanto succede nelle scuole a causa della legge 133 ma ho piacere di vedere che molti studenti e genitori stanno reagendo a questo ennesimo colpo al sistema scolastico italiano. Data la mia età e le tante occasioni di protesta e lotta politica a cui ho partecipato vorrei esprimervi la mia solidarietà e, con essa, alcuni consigli che anche a me sono serviti per dare maggiore incisività alle iniziative a cui partecipavo, ovviamente senza la presunzione che li facciate vostri ma con la speranza che possano servire:
- è bene che il movimento sia di tutti o del maggior numero di persone possibile e che non lo si lasci nelle mani dei partiti anche se voi che ci state dovete ricercare con ogni sforzo la più grande alleanza possibile, anche nelle diversità di opinione, perchè per vincere c'è bisogno di tutti coloro che sono contrari alla legge, trovate i punti di accordo e su quelli muovete le vostre iniziative.
- Ogni studente dovrebbe cercare di coinvolgere la propria famiglia anche sul luogo di residenza perchè questa è una battaglia per l'avanzamento e la dignità del popolo e solo l'iniziativa popolare può far cadere la legge. Vedo che in molte scuole elementari i genitori occupano con e senza i figli, questo è vincente, l'iniziativa di una sola categoria è destinata a dissolversi.
- Vigilate sempre che le cose siano fatte in modo non violento, vigilate sempre che nessuno tra di voi o infiltrato da qualcuno punti allo sfascio. Non c'è nulla di più pericoloso che dare agli avversari argomenti che vi mettono in cattiva luce verso l'opinione pubblica,e in Italia sfasciare la cosa pubblica è uno degli argomenti peggiori. Ora i governanti vi stanno prendendo le misure e guardano l'evolversi della mobilitazione ma appena si renderanno conto che guardare non basta metteranno in atto iniziative atte a farvi perdere credibilità e peso politico, anche tramite provocazioni, quindi vigilate sempre che tutto sia sotto controllo.
- Infine vanno bene le iniziative che avete deciso di mettere in campo ma non pensate che la sonnolenza della società italiana, e nello specifico di Pisa, svanisca di colpo. Ci vorrà molta pazienza e molto dialogo con la cittadinanza perchè non tutti si sentono coinvolti da questi problemi e per coinvolgerli è necessaria molta pazienza, mai la violenza nè fisica nè verbale.
Spero di essere stato d'aiuto e, se mia figlia pensasse che sarà utile, spero di essere presto con voi.
ciao